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Ricerca di Centauro
Fiorenzo rallentò l'andatura e si mise ad andare al passo, consigliò Harry di tenere giù la testa per schivare gli eventuali rami bassi, ma non dette risposta alla sua domanda. Avanzarono in silenzio attraverso gli alberi, e Harry pensò che il Centauro non volesse più parlargli. Ma mentre attraversavano un punto dove il bosco era particolarmente fitto, il Centauro si fermò di colpo. La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1) |
Il Centauro non rispose. Aveva occhi di un blu stupefacente, come pallidi zaffiri. Guardò Harry con attenzione, soffermandosi a osservare la cicatrice che gli spiccava livida sulla fronte. La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1) |
‘Tutto bene?’ disse il Centauro aiutando Harry a rimettersi in piedi. La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1) |
Il dolore alla testa era talmente forte che Harry cadde in ginocchio, e ci vollero un paio di minuti prima che passasse. Quando il ragazzo levò lo sguardo, la figura era scomparsa. Davanti a lui c'era un Centauro, ma non Conan, né Cassandro; dall'aspetto era più giovane, e aveva chiome biondo chiarissimo e un corpo da sauro. La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1) |
‘E quello che abbiamo sentito prima, credi che fosse un Centauro?’ chiese Harry. La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1) |
‘E' davvero impossibile’ stava dicendo Hagrid in tono irritato, ‘avere una risposta chiara da un Centauro. Sono sempre lì che guardano le stelle. Di quel che succede quaggiù, non gliene importa un fico secco’. La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1) |
Dietro Conan, fra gli alberi, si udì un fruscio che indusse Hagrid ad alzare di nuovo la balestra; ma era soltanto un altro Centauro, stavolta con i capelli e il corpo nero, e con un aspetto più feroce di Conan. La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1) |
‘Non si è mai troppo cauti, Conan’ rispose Hagrid dando un colpetto alla sua balestra. ‘In giro per questa foresta c'è qualcosa che non mi torna. Oh, a proposito, ti presento Harry Potter e Hermione Granger. Studiano su alla scuola. E questo è Conan, ragazzi. un Centauro’. La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1) |
‘Ah, sei tu, Conan’ disse Hagrid in tono sollevato. ‘Come va?’ Fece un passo avanti e strinse la mano al Centauro. La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1) |
Al centro dell’ingresso c’era una fontana. Un gruppo di statue dorate, più grandi del naturale, si ergeva al centro di una vasca circolare. La più alta di tutte rappresentava un mago dall’aspetto nobile, con la bacchetta puntata diritta in aria. Radunati attorno a lui c’erano una bella strega, un Centauro, un goblin e un elfo domestico. Gli ultimi tre guardavano con aria adorante la strega e il mago. Scintillanti zampilli d’acqua schizzavano dalle estremità delle loro bacchette, dalla punta della freccia del Centauro, dalla cima del cappello del goblin e dalle orecchie dell’elfo domestico, così che il gorgogliare dell’acqua che cadeva si aggiungeva ai pop e crac di coloro che si Materializzavano e al frastuono dei passi di centinaia di maghi e streghe che, con espressioni accigliate e assonnate, avanzavano verso una serie di cancelli d’oro all’altro capo dell’ingresso.
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5) |
«Non è un cavallo, è un Centauro!» protestò Lavanda.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5) |
«Un Centauro affascinante…» sospirò Calì.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5) |
«Oh… salve». Harry strinse la mano del Centauro, i cui incredibili occhi azzurri lo fissarono senza batter ciglio e senza un sorriso. «Piacere di vederti».
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5) |
Harry si voltò e vide il Centauro venire verso di lui. Ron esitò.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5) |
«Harry Potter, tu sei amico di Hagrid, vero?» chiese il Centauro.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5) |
Il torso nudo di un uomo parve per un attimo fluttuare verso di loro attraverso la screziata penombra verde, ma dopo un momento videro che all’altezza della vita si univa fluido al corpo di un cavallo baio. Il Centauro aveva un volto fiero, zigomi alti e lunghi capelli neri. Come Hagrid, era armato: una faretra piena di frecce e un lungo arco in spalla.
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5) |
Gli alberi dietro Magorian frusciarono, e ne emersero altri quattro o cinque centauri. Harry riconobbe il bruno, barbuto Cassandro: lo aveva incontrato quasi quattro anni prima, la stessa notte che aveva conosciuto Fiorenzo, però il Centauro non diede cenno d’averlo mai visto.
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5) |
«Fiorenzo ha accettato di essere il servo degli umani» intervenne un Centauro grigio dalla dura faccia rugosa.
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5) |
«Hagrid…» intervenne Hermione atterrita, guardando Cassandro e il Centauro grigio che raspavano il terreno con gli zoccoli, «andiamo via, per favore, andiamo!»
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5) |
Harry guardò a sinistra. Magorian, il Centauro bruno, era uscito dal cerchio e veniva verso di loro, anche lui con l’arco teso. Alla destra di Harry, la Umbridge alzò con mano tremante la bacchetta contro il Centauro senza smettere di piagnucolare.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
«Come ci hai chiamato?» gridò un Centauro nero dall’aspetto selvaggio che Harry riconobbe subito per Cassandro. Si levarono mormorii rabbiosi e molti archi si tesero ancora di più.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
«Che cosa ci fate nella nostra foresta?» tuonò il Centauro grigio dal viso duro che Harry e Hermione avevano già incontrato nella loro ultima visita. «Perché siete venuti?»
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
Improvvisamente, funi simili a grossi serpenti scaturirono dal nulla e si avvolsero attorno al Centauro, bloccandogli le braccia: Magorian lanciò un verso rabbioso e s’impennò, tentando di liberarsi, e i suoi compagni si buttarono alla carica.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
«E questi?» chiese il severo Centauro grigio che teneva stretta Hermione.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
«Sono stati loro a portarla qui, Conan» replicò il Centauro che bloccava Harry. «E non sono tanto giovani… questo è quasi un uomo».
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
Harry capì all’istante che Hermione aveva appena commesso un errore fatale. Il Centauro grigio che la teneva stretta gettò indietro la testa e scalpitò furioso, urlando: «Vedi, Conan? Hanno già tutta l’arroganza della loro specie! Dunque speravi che avremmo fatto il lavoro sporco per voi, giovane umana? Che vi avremmo fatto da servi, scacciando i vostri nemici come cani obbedienti?»
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
«Noi non aiutiamo gli umani!» ringhiò il Centauro che teneva Harry, impennandosi al punto che i piedi del ragazzo si staccarono per un attimo da terra. «Noi siamo una razza a parte, e fieri di esserlo. Non vi permetteremo di andar via di qui a vantarvi di averci fatto eseguire i vostri ordini!»
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
«Sono venuti senza essere invitati!» urlò un Centauro barbuto in fondo al branco. «Devono pagare le conseguenze!»
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
«Non siamo tutti come il traditore Fiorenzo, giovane umana!» sbraitò il Centauro grigio, suscitando ruggenti nitriti di approvazione. «Forse ci credete graziosi cavalli parlanti? Noi siamo un popolo antico, non sopportiamo le invasioni e gli insulti dei maghi! Non accettiamo le vostre leggi, non riconosciamo la vostra superiorità, noi siamo…»
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
Qualche Centauro aveva l’aria preoccupata. Hermione trattenne il fiato.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
Una mano immensa calò verso terra. Hermione urlò, indietreggiò di scatto e finì lunga distesa. Privo com’era di bacchetta, Harry si preparò a usare pugni, calci e morsi o qualunque altra cosa, mentre la mano si abbassava verso di lui e strada facendo stendeva un Centauro candido come la neve.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5) |
La porta della cabina si spalancò; Harry ruzzolò fuori, seguito a ruota da Neville e Luna. L’unico suono era lo scroscio della fontana dorata, dove l’acqua zampillava dalle bacchette della strega e del mago, dalla freccia del Centauro, dal cappello del goblin e dalle orecchie dell’elfo domestico, ricadendo nella vasca.
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5) |
Harry stava girando cauto intorno alla fontana quando Bellatrix urlò «Crucio!», costringendolo a tuffarsi di nuovo al riparo mentre il braccio del Centauro, quello che reggeva l’arco, schizzava via e atterrava con uno schianto poco lontano dalla testa dorata del mago.
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5) |
Harry la sentì muoversi sulla destra, per cercare un punto da dove tenerlo sotto tiro. Girò attorno alla statua, lontano da lei, e si rannicchiò dietro le gambe del Centauro, la testa all’altezza di quella dell’elfo domestico.
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5) |
Voldemort levò la bacchetta e un altro getto di luce verde sfrecciò contro Silente, che si voltò e svanì con un guizzo del mantello. Un attimo dopo riapparve dietro Voldemort e agitò la bacchetta verso i resti della fontana. Le altre statue presero vita. Quella della strega corse verso Bellatrix — che urlando le lanciò invano un incantesimo dopo l’altro — e le saltò addosso, bloccandola sul pavimento. Il goblin e l’elfo domestico zampettarono vicino ai camini lungo la parete, e il Centauro con un braccio solo galoppò verso Voldemort, che svanì per ricomparire accanto alla vasca. La statua senza testa spinse indietro Harry, lontano dalla battaglia, mentre Silente si avvicinava a Voldemort e il Centauro dorato galoppava loro intorno.
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5) |
Un altro zampillo di luce verde scaturì da dietro lo scudo argentato. Stavolta fu il Centauro con un braccio solo che, galoppando davanti a Silente, ricevette il colpo ed esplose, ma prima ancora che i pezzi avessero toccato il pavimento, Silente ritrasse bacchetta e la mosse in avanti come una frusta. Una lunga fiamma sottile partì dalla punta e volò ad avvolgersi attorno a Voldemort e al suo scudo. Per un istante parve che Silente avesse vinto, ma di colpo la fune fiammeggiante diventò un serpente che subito lasciò andare Voldemort e si voltò sibilando verso il suo creatore.
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5) |
«Io… non… ecco…» farfugliò Caramell, guardandosi attorno come nella speranza che qualcuno gli suggerisse cosa fare. Alla fine, visto che nessuno apriva bocca, si decise a dire: «Molto bene… Dawlish! Williamson! Scendete all’Ufficio Misteri e vedete… Silente, tu… dovrai raccontarmi per filo e per segno… La fontana dei Magici Fratelli… cos’è successo?» aggiunse in una specie di piagnucolio, fissando il pavimento cosparso dai resti delle statue di strega, mago e Centauro.
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5) |
Poi si rivolse a Calì Patil, che per prima cosa chiese se Fiorenzo, il bel Centauro, avrebbe insegnato ancora Divinazione.
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6) |
«Temo» riprese lei, «che il ronzino… oh, scusa, il Centauro… non sappia nulla di cartomanzia. Gli ho chiesto — da Veggente a Veggente — se non aveva avvertito anche lui le remote vibrazioni della catastrofe che incombe. Ma sembrava che mi ritenesse quasi ridicola. Sì, ridicola!»
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6) |
Cornelius Caramell li oltrepassò, diretto alle file davanti, con aria derelitta, rigirando la bombetta verde come al solito; Harry riconobbe poi Rita Skeeter, che, osservò con uno scatto d’ira, aveva un bloc-notes stretto nella mano armata di rossi artigli; e poi, con un sussulto di rabbia ancora peggiore, Dolores Umbridge, che ostentava sul volto da rospo una poco convincente espressione contrita, e un fiocco di velluto nero sopra i ricci color ferro. Alla vista del Centauro Fiorenzo, che si ergeva come una sentinella al limitare dell’acqua, sussultò e sgattaiolò rapida a distanza di sicurezza.
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6) |
alla Sala. Dietro di lei erano schierati gli insegnanti rimasti, tra cui Fiorenzo, il Centauro palomino, e i membri dell'Ordine della Fenice che erano arrivati per combattere. La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7) |