Esplora le Citazioni



Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
Ricerca tra le citazioni:

Ricerca di Deluminatore


   «'Ultime volontà e testamento di Albus Percival Wulfric Brian Silente'... ecco, ci siamo... 'a Ronald Bilius Weasley lascio il mio Deluminatore, nella speranza che si ricordi di me quando lo usa'».
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   Scrimgeour prese dalla borsa un oggetto che Harry aveva già visto: sembrava un accendino d'argento, ma, lo sapeva, aveva il potere di risucchiare tutta la luce da un luogo, e di riportarvela, con un semplice scatto. Scrimgeour si chinò e passò il Deluminatore a Ron, che lo prese e se lo rigirò tra le dita, sbalordito.
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   «Silente ha insegnato a migliaia di studenti» insisté Scrimgeour. «Eppure i soli che ha ricordato nel suo testamento siete voi tre. Perché? A quale uso pensava che avresti destinato il suo Deluminatore, signor Weasley?»
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   In giardino, i tre oggetti portati da Scrimgeour passarono di mano in mano sopra i tavoli della cena. Tutti diedero in esclamazioni alla vista del Deluminatore e delle Fiabe di Beda il Bardo e protestarono perché Scrimgeour si era rifiutato di consegnare la spada, ma nessuno seppe suggerire come mai Silente avesse lasciato a Harry un vecchio Boccino. Mentre il signor Weasley studiava il Deluminatore per la quarta volta, sua moglie disse, esitante: «Harry, caro, hanno tutti una fame tremenda, non volevamo cominciare senza di te... posso servire la cena?»
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   Su in soffitta, Ron osservò il suo Deluminatore e Harry riempì la borsa di Mokessino di Hagrid non con denaro, ma con gli oggetti più preziosi che possedeva, anche quelli in apparenza privi di valore: la Mappa del Malandrino, il frammento dello specchio magico di Sirius e il medaglione di R.A.B. Strinse bene i lacci e si fece scivolare il sacchetto attorno al collo, poi si sedette col vecchio Boccino tra le dita, guardando le ali che sbatacchiavano debolmente. Finalmente Hermione bussò e sgattaiolò dentro.
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)


   «Si cambia» ribatté Hermione. «Adesso facci vedere quel Deluminatore».
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   E fece scattare un'altra volta il Deluminatore mentre Hermione usciva dalla stanza.
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   Guardò Dolohov immobilizzato, riflettendo in fretta mentre la serratura scattava e Ron usava il Deluminatore per sprofondare il caffÈ nell'oscurità. Sentì gli uomini che prima avevano urlato a Hermione apostrofare un'altra ragazza in lontananza.
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   Lei non poté controbattere, ma era chiaro che le sarebbe piaciuto. Aprì la porta del caffÈ e Ron fece scattare il Deluminatore per riaccendere le luci. Poi, al tre di Harry, annullarono gli incantesimi sulle vittime e, prima che la cameriera o uno dei Mangiamorte potesse far altro che stiracchiarsi, girarono su se stessi e svanirono di nuovo nell'oscurità opprimente.
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   La presenza dei Mangiamorte là fuori accrebbe il malumore all'interno del numero dodici. Non avevano più avuto notizie di nessuno dopo l'apparizione del Patronus del signor Weasley e la tensione cominciava a essere palpabile. Inquieto e irascibile, Ron aveva preso la seccante abitudine di giocherellare col Deluminatore che teneva in tasca, mandando su tutte le furie Hermione, che ingannava l'attesa di Kreacher studiando Le Fiabe di Beda il Bardo.
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   «Scusa, scusa!» esclamò Ron, facendo scattare il Deluminatore e riaccendendo la luce. «Lo faccio senza accorgermi!»
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   «... e a me ha lasciato il Deluminatore, quindi forse devo usarlo!» Infastidito dal battibecco, Harry scivolò fuori dalla stanza senza farsi notare. Si diresse in cucina, dove andava in continuazione perché era sicuro che Kreacher sarebbe riapparso lì. A metà delle scale, però, sentì un leggero colpo alla porta, poi una serie di scatti metallici e il rumore della catena.
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   Hermione dovette guardare Ron per capire che cosa le stava mostrando. «Il Deluminatore?» chiese, così sorpresa da dimenticare la sua espressione fredda e rabbiosa.
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

   «No, ti ho sentito uscire dalla mia tasca. La tua voce» e mostrò di nuovo il Deluminatore «veniva da qui».
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

   «Be', sono rimasto su quella collina tutto il giorno» continuò Ron. «Speravo sempre che sareste comparsi. Ma quando è venuto buio ho capito che vi avevo mancato, così ho acceso di nuovo il Deluminatore, è uscita la luce azzurra ed è entrata dentro di me, mi sono Smaterializzato e sono arrivato qui, in questi boschi. Non vi ho visti neanche stavolta, perciò potevo solo sperare che uno di voi alla fine saltasse fuori, e Harry l'ha fatto. Be', prima ho visto la cerva, ovviamente».
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)


   «Che ne so» borbottò Ron. «A volte, quando ero un po' abbattuto, mi sono detto che si stava facendo due risate o... o che voleva solo rendere tutto più difficile. Ma non lo penso più. Sapeva quello che faceva quando mi ha lasciato il Deluminatore, no? Lui...» Le orecchie di Ron s'imporporarono e lui si chinò tutto concentrato su un ciuffo d'erba, che saggiò con la punta del piede. «Be', si vede che lo sapeva, che vi avrei piantati in asso».
Xenophilius Lovegood (Cap. 20 Harry Potter 7)

   «Il Deluminatore si è rivelato utile, dopotutto» osservò Ron. «Io sono d'accordo con Hermione, credo che dovremmo andare a trovare Lovegood».
Xenophilius Lovegood (Cap. 20 Harry Potter 7)

   Ma Ron tacque, e Harry capì perché. Lo Spioscopio sul tavolo si era acceso e aveva cominciato a girare; udirono voci, sempre più vicine: voci aspre, eccitate. Ron si sfilò di tasca il Deluminatore e lo fece scattare: le luci si spensero.
I Doni della Morte (Cap. 22 Harry Potter 7)

   «In tasca!» esclamò Ron. «Nella mia tasca c'È un Deluminatore, è pieno di luce!»
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Qualche istante dopo, si udì uno scatto e le sfere luminescenti che il Deluminatore aveva risucchiato dalle lampade della tenda volarono nella cantina: non potendo tornare alla loro fonte rimasero sospese come piccoli soli, inondando di luce la stanza sotterranea. Harry vide Luna, tutta occhi, il volto pallido, e la sagoma immobile di Olivander, il fabbricante di bacchette, rannicchiato sul pavimento nell'angolo. Tese il collo e scorse gli altri prigionieri: Dean e Unci-unci il folletto, che sembrava semisvenuto, tenuto in piedi dalle corde che lo legavano agli umani.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Obbedirono; quando la serratura scattò, Ron spense il Deluminatore e le luci tornarono nella sua tasca, riportando la stanza nell'oscurità. La porta si spalancò; Malfoy entrò, la bacchetta tesa davanti a sé, pallido e deciso. Afferrò il piccolo folletto per un braccio e indietreggiò, trascinandolo con sé. La porta si richiuse e nello stesso istante un sonoro crac echeggiò dentro la cella.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Ron fece scattare il Deluminatore. Tre sfere di luce volarono di nuovo a mezz'aria, rivelando Dobby l'elfo domestico, che si era appena Materializzato tra loro.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Hai dato a Ron il Deluminatore. L'avevi capito... gli hai dato un modo per tornare...
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)