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Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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   «Un Dissennatore» disse Lupin, distribuendo il cioccolato agli altri. «Uno dei Dissennatori di Azkaban».
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Be'... quella cosa... il Dissennatore... era lì in piedi che si guardava intorno... cioè, credo, non l'ho visto in faccia, e tu... tu...»
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «E il professor Lupin ti ha scavalcato, è andato verso il Dissennatore e ha preso la bacchetta magica» disse Hermione, «e poi ha detto: 'Nessuno di noi tiene nascosto Sirius Black sotto il mantello. Vai via'. Ma il Dissennatore non si è mosso, e cosi Lupin ha mormorato qualcosa, e dalla sua bacchetta è uscita una cosa d'argento diretta contro quell'essere, e poi è volata via...»
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Sei svenuto anche tu, Weasley?» esclamò Malfoy ad alta voce. «Quel brutto, spaventoso Dissennatore ha fatto paura anche a te, Weasley?»
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «È stato un Dissennatore, Chips» spiegò la professoressa McGranitt.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)


   I nuovi arrivati a Hogwarts indossavano il Cappello Parlante, che li assegnava strillando alle case a cui erano più adatti (Grifondoro, Corvonero, Tassorosso o Serpeverde). La professoressa McGranitt si avviò verso il suo posto al tavolo degli insegnanti, mentre Harry e Hermione si dirigevano, cercando di non farsi notare, verso il tavolo dei Grifondoro. Tutti si voltarono a guardarli mentre strisciavano lungo il muro della sala, e alcuni indicarono Harry. La storia del suo svenimento davanti al Dissennatore si era diffusa cosi in fretta?
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   Harry lo guardava sorridere agli studenti, si sentì davvero tranquillo per la prima volta da quando il Dissennatore era entrato nello scompartimento del treno.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Sono di guardia a tutti gli ingressi» riprese Silente, «e finché rimarranno con noi, voglio che sia chiaro che nessuno deve allontanarsi da scuola senza permesso. I Dissennatori non devono essere presi in giro con trucchi o travestimenti, né tantomeno coi Mantelli dell'Invisibilità» aggiunse in tono neutro, e Harry e Ron si scambiarono un'occhiata. «Non fa parte della natura di un Dissennatore comprendere eventuali scuse o suppliche. Di conseguenza vi metto in guardia tutti quanti: non date loro motivo di farvi del male. Conto sui Prefetti, e sui nuovi Capiscuola, perché facciano in modo che nessuno entri in conflitto con i Dissennatori» disse.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Attento, Potter, c'è un Dissennatore dietro di te...»
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   Harry si sentì invadere da un'ondata di paura. Non era pronto. Come si poteva rendere meno spaventoso un Dissennatore? Ma non voleva chiedere altro tempo: tutti gli altri avevano risposto di sì e si stavano rimboccando le maniche.
Il Molliccio nell'armadio (Cap. 7 Harry Potter 3)

   «Oh, sì» disse Silente gelido. «Ma temo proprio che nessun Dissennatore varcherà la soglia di questo castello finché io sono il Preside».
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   «I Dissennatori sono le creature più disgustose della terra. Infestano i luoghi più cupi e sporchi, esultano nella decadenza e nella disperazione, svuotano di pace, speranza e felicità l'aria che li circonda. Perfino i Babbani avvertono la loro presenza, anche se non li vedono. Se ti avvicini troppo a un Dissennatore, ogni sensazione piacevole, ogni bel ricordo ti verrà succhiato via. Se appena può, il Dissennatore si nutrirà di te abbastanza a lungo da farti diventare simile a lui... malvagio e senz'anima. Non ti rimarranno altro che le peggiori esperienze della tua vita. E le cose peggiori che sono successe a te, Harry, bastano a far precipitare chiunque da un manico di scopa. Non hai niente di cui vergognarti».
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   «Ma lei è riuscito a mandar via quel Dissennatore sul treno» disse Harry all'improvviso.
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   «Ci sono... delle difese a cui si può ricorrere» disse Lupin. «Ma c'era un solo Dissennatore sul treno. Più sono, più è difficile resistergli».
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   Un po' per la promessa di Lupin di dargli qualche lezione AntiDissennatore, un po' per il pensiero che forse non avrebbe mai più dovuto riascoltare la morte di sua madre, un po' per il fatto che Corvonero aveva schiacciato Tassorosso nell'incontro alla fine di novembre, l'umore di Harry migliorò decisamente. Grifondoro dopotutto non era fuori gara, anche se non poteva permettersi di perdere un'altra partita. Baston tornò in possesso della sua energia frenetica, e fece lavorare la squadra come sempre nei turbini di pioggia gelida che continuarono anche in dicembre. Harry non vide traccia di Dissenatori nel territorio della scuola. La furia di Silente sembrava trattenerli nelle loro postazioni agli ingressi.
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)


   «Sapete che cosa vedo e sento tutte le volte che mi si avvicina un Dissennatore?» Ron e Hermione scossero la testa, preoccupati. «Sento mia madre che grida e supplica Voldemort. E se voi sentiste vostra madre che urla così e sta per essere uccisa, non ve la dimentichereste tanto in fretta. E se scopriste che uno che doveva essere un suo amico l'ha tradita e ha messo Voldemort sulle sue tracce...»
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   «Ah, sì» disse Lupin quando Harry gli ricordò la promessa alla fine della lezione. «Fammi un po' vedere... cosa ne dici di giovedì sera alle otto? La classe di Storia della Magia dovrebbe essere grande abbastanza... Dovrò pensare bene a come possiamo fare... non possiamo far entrare nel castello un vero Dissennatore per fare esercizio...»
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Un altro Molliccio» rispose Lupin, togliendosi il mantello. «È da martedì che setaccio il castello, e per fortuna l'ho trovato nascosto nello schedario di Mastro Gazza. È la cosa più simile a un Dissennatore che abbiamo. Appena ti vedrà, il Molliccio si trasformerà in un Dissennatore, quindi potremo esercitarci con lui. Quando non lo usiamo posso tenerlo nel mio ufficio, sotto la scrivania c'è un armadietto che gli piacerà».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «D'accordo» disse Harry, cercando di dare l'impressione di non essere preoccupato, ma anzi assolutamente felice che Lupin avesse trovato un così valido sostituto di un vero Dissennatore.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Be', quando funziona correttamente, evoca un Patronus» spiegò Lupin, «che è una specie di AntiDissennatore. Un guardiano che fa da schermo fra te e il Dissennatore».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Harry ebbe un'improvvisa visione di se stesso rannicchiato dietro una figura formato Hagrid armata di una grossa mazza. Il professor Lupin riprese: «Il Patronus è una forza positiva, una proiezione delle cose di cui si alimenta il Dissennatore: la speranza, la felicità, il desiderio di sopravvivere. Ma non può provare la disperazione come i veri esseri umani, quindi i Dissennatori non sono in grado di fargli del male. Devo però avvertirti, Harry, che l'incantesimo potrebbe essere troppo avanzato per te. Molti maghi qualificati incontrano serie difficoltà».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Molto bene» disse Lupin con un sorriso. «Ora... sei pronto a provarci con un Dissennatore
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Un Dissennatore si levò lentamente, il viso incappucciato rivolto verso Harry, una mano spettrale e coperta di croste che tratteneva il mantello. Le lanterne tutto intorno guizzarono e si spensero. Il Dissennatore uscì dalla cassa e prese ad avanzare in silenzio verso Harry, traendo respiri rotti e profondi. Un'ondata di gelo pungente investì il ragazzo...
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Ma la classe e il Dissennatore si stavano dissolvendo... Harry cadeva di nuovo in una fitta nebbia bianca, e la voce di sua madre era più acuta che mai, ed echeggiava dentro la sua testa...
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Vai!» disse Lupin sollevando il coperchio. La stanza diventò di nuovo gelida e buia. Il Dissennatore avanzò rantolando; una mano in putrefazione si tese verso Harry...
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)


   Alzò il coperchio della cassa per la terza volta, e il Dissennatore ne uscì; la stanza divenne fredda e buia...
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   L'urlo dentro la sua testa era ricominciato, solo che questa volta era come se uscisse da una radio male sintonizzata. Diminuiva, aumentava, diminuiva di nuovo... e Harry vide ancora il Dissennatore... si era fermato... e poi una grande ombra argentea esplose dalla punta della bacchetta di Harry, si alzò fluttuando tra lui e il Dissennatore, e anche se Harry si sentiva le gambe molli, era ancora in piedi... anche se non sapeva per quanto avrebbe resistito...
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Qualcosa si spezzò sonoramente, e il Patronus nebuloso di Harry sparì assieme al Dissennatore; Harry si lasciò cadere su una sedia, esausto come se avesse appena corso per un miglio, le gambe tremanti. Con la coda dell'occhio vide il professor Lupin che a colpi di bacchetta costringeva il Molliccio a rientrare nella cassa; era tornato di nuovo un globo argenteo.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Ok» disse Harry. Diede un morso al cioccolato e guardò Lupin che spegneva le lanterne, che si erano riaccese dopo la scomparsa del Dissennatore. Gli era appena venuta in mente una cosa.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Corvonero giocò contro Serpeverde una settimana dopo l'inizio del trimestre. Vinse Serpeverde, anche se di stretta misura. Secondo Baston, era un bene per Grifondoro, che si sarebbe piazzato secondo se a sua volta avesse battuto Corvonero. Quindi Baston portò il numero degli allenamenti a cinque la settimana. Con le lezioni AntiDissennatore di Lupin, che da sole erano più faticose di sei allenamenti di Quidditch, Harry aveva solo una sera la settimana per fare i compiti. Anche così, non parve accusare lo sforzo tanto quanto Hermione, il cui immenso carico di lavoro cominciava a farsi sentire. Tutte le sere, senza eccezioni, Hermione era in un angolo della sala comune, con parecchi tavoli coperti di libri, schemi di Aritmanzia, dizionari di rune, diagrammi di Babbani che sollevavano oggetti pesanti e quaderni su quaderni di appunti fitti fitti; quasi non parlava con nessuno, e quando veniva interrotta scattava, nervosissima. «Come fa?»
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   A peggiorare le cose, le legioni AntiDissennatore non stavano andando affatto bene come sperava. Per parecchie volte di fila, Harry riuscì a produrre una confusa ombra argentata tutte le volte che il MolliccioDissennatore gli si avvicinava, ma il suo Patronus era troppo debole per scacciarlo. Non faceva altro che aleggiare come una nuvola semitrasparente, prosciugando le energie di Harry che lottava per trattenerlo. Harry era arrabbiato con se stesso e si sentiva in colpa per il suo segreto desiderio di risentire le voci dei genitori.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Mmm... be', i soli a saperlo non sono in grado di raccontarcelo. Vedi, il Dissennatore abbassa il cappuccio solo per usare la sua arma estrema, la peggiore».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Lo chiamano il Bacio del Dissennatore» disse Lupin con un sorriso un po' obliquo. «È quello che fanno i Dissennatori quando vogliono distruggere completamente qualcuno. Immagino che ci siano delle fauci lì sotto, perché le stringono sulla bocca della vittima e... le succhiano l'anima».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Harry quasi rimpianse di aver chiesto che cosa c'era sotto il cappuccio di un Dissennatore. La risposta era così orribile, e lui era così assorto a chiedersi che cosa si dovesse provare a farsi succhiar via l'anima, che a metà delle scale andò a sbattere dritto contro la professoressa McGranitt.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Ha un sacco di effetti speciali, vero?» chiese Malfoy, con gli occhi che brillavano maligni. «Peccato che non abbia anche un paracadute, nel caso si avvicini un Dissennatore».
Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3)


   Se solo ci fosse stato un Dissennatore nei dintorni... Mentre un singhiozzante Baston passava la Coppa a Harry e lui la alzava in aria, sentì che avrebbe potuto far apparire il Patronus migliore del mondo.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   Alla debole luce del suo informe Patronus, vide un Dissennatore arrestarsi, molto vicino. Non riuscì ad attraversare la nuvola di nebbiolina argentea che Harry aveva evocato. Una viscida mano morta scivolò fuori da sotto il mantello. Fece un gesto come per spingere da parte il Patronus.
Il bacio dei Dissennatori (Cap. 20 Harry Potter 3)

   Sentiva che lo stavano osservando, udiva il loro respiro spezzato come un vento maligno tutto intorno. Il Dissennatore più vicino parve studiarlo. Poi alzò entrambe le mani... e abbassò il cappuccio.
Il bacio dei Dissennatori (Cap. 20 Harry Potter 3)

   Anche Harry sedette. Raccontò quello che aveva visto: come, mentre il Dissennatore più vicino si chinava verso di lui, una grande sagoma d'argento era arrivata al galoppo attraverso il lago e aveva costretto tutti i Dissennatori alla fuga.
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

    Un Dissennatore avanzava scivolando verso di lui. Alto tre metri e mezzo, il volto nascosto dal cappuccio, le mani putrescenti e coperte di croste tese davanti a sé, si faceva strada alla cieca verso di lui. Harry ne udì il respiro simile a un rantolo; si sentì invadere da un gelo appiccicoso, ma sapeva che cosa doveva fare…
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    Un cervo d’argento sbucò dalla punta della bacchetta di Harry e avanzò al galoppo verso il Dissennatore, che cadde indietro e s’impigliò nell’orlo della veste… Harry non aveva mai visto un Dissennatore inciampare.
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    «Quando abbiamo detto al signor Caramell che avevamo catturato il Mangiamorte responsabile dei fatti di questa sera» disse Piton a bassa voce, «è stato come se fosse a rischio la sua sicurezza personale. Ha insistito per convocare un Dissennatore che lo scortasse dentro il castello. L’ha condotto su nell’ufficio dove Barty Crouch…»
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    «Io gliel’ho detto che lei non sarebbe stato d’accordo, Silente!» sbottò la professoressa McGranitt. «Gli ho detto che non avrebbe mai permesso a un Dissennatore di mettere piede nel castello, ma…»
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    Harry provò una sensazione di gelo allo stomaco mentre la professoressa McGranitt si sforzava di trovare le parole per descrivere ciò che era successo. Non dovette finire la frase. Lui sapeva che cosa doveva aver fatto il Dissennatore. Aveva dato il suo bacio fatale a Barty Crouch. Gli aveva risucchiato l’anima dalla bocca. Era peggio che morto.
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    «Sei accecato» disse Silente alzando la voce, l’aura di potere palpabile attorno a lui, gli occhi dardeggianti, «dall’amore per la poltrona che occupi, Cornelius! Dai troppa importanza, come hai sempre fatto, alla cosiddetta purezza di sangue! Non riesci a vedere che non è importante ciò che si è alla nascita, ma ciò che si diventa! Il tuo Dissennatore ha appena distrutto l’ultimo membro di una famiglia di sangue purissimo e quanto mai antica — e guarda che cos’ha scelto di fare quell’uomo della sua vita! Te lo dico ora: prendi i provvedimenti che ti ho suggerito, e verrai ricordato come uno dei più grandi e coraggiosi Ministri della Magia che abbiamo mai avuto. Scegli di non agire, e la storia ti ricorderà come l’uomo che si è fatto da parte, quello che ha concesso a Voldemort una seconda possibilità di distruggere il mondo che abbiamo cercato di ricostruire!»
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    Uno sbuffo argenteo di vapore si sprigionò dalla punta della bacchetta e il Dissennatore rallentò, ma l’incantesimo non aveva funzionato a dovere; inciampando nei propri piedi, Harry si ritrasse ancora. Il Dissennatore si chinava su di lui, e il panico gli annebbiò il cervello. Concentrati…
Dudley Dissennato (Cap. 1 Harry Potter 5)

    Un paio di mani grigie, viscide, coperte di croste scivolarono fuori dalla veste del Dissennatore, cercando di afferrarlo. Un sibilo riempì le orecchie di Harry.
Dudley Dissennato (Cap. 1 Harry Potter 5)

    C’era una risata dentro la sua testa, una risata penetrante, acuta… sentiva il fiato putrido e freddo di morte del Dissennatore che gli riempiva i polmoni, affogandolo. Pensa… a qualcosa di bello…
Dudley Dissennato (Cap. 1 Harry Potter 5)

    Ma non c’era felicità in lui… le dita ghiacciate del Dissennatore si stavano serrando attorno alla sua gola. Il riso acuto diventava sempre più forte, e una voce parlò nella sua testa: «Inchinati alla morte, Harry… forse non ti farà nemmeno male… io non posso saperlo… non sono mai morto…»
Dudley Dissennato (Cap. 1 Harry Potter 5)

    Un enorme cervo d’argento spuntò dalla punta della bacchetta di Harry; le sue corna colpirono il Dissennatore nel punto dove avrebbe dovuto esserci il cuore; l’essere fu scagliato all’indietro, privo di peso come l’oscurità, e di fronte al cervo che caricava ancora, scivolò via come un pipistrello, sconfitto.
Dudley Dissennato (Cap. 1 Harry Potter 5)

    Aveva corso forse per una decina di passi quando li raggiunse: Dudley era rannicchiato a terra, le braccia strette sul volto. Un secondo Dissennatore era chino su di lui e gli stringeva i polsi nelle mani viscide, allontanandoli lentamente, quasi con affetto, curvando la testa incappucciata verso il suo viso, pronto a baciarlo.
Dudley Dissennato (Cap. 1 Harry Potter 5)

    «PRENDILO!» urlò Harry, e con una sorta di rombo sibilante il cervo che aveva evocato lo superò al galoppo. Il volto senz’occhi del Dissennatore era appena a qualche centimetro da quello di Dudley quando le corna d’argento lo colpirono: volò in aria e, al pari del compagno, si allontanò fluttuando e fu inghiottito dall’oscurità; il cervo trotterellò in fondo alla stradina e si dissolse in una nebbia perlacea.
Dudley Dissennato (Cap. 1 Harry Potter 5)

    Harry provò una terribile sensazione di vuoto alla bocca dello stomaco. Qualunque cosa potesse dire la signora Figg, gli pareva che al massimo avesse visto un’immagine di un Dissennatore, e un’immagine non avrebbe mai potuto rivelare com’erano davvero quegli esseri: il modo strano di muoversi, aleggiando a qualche centimetro da terra; o il loro odore di putrefazione; o quel terribile rumore metallico che facevano quando risucchiavano l’aria tutto intorno…
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Hanno aggredito i ragazzi» disse la signora Figg con voce più forte e sicura, mentre il rossore le defluiva dal viso. «Uno di loro era caduto. L’altro indietreggiava, cercando di respingere il Dissennatore. Era Harry. Ha provato due volte ma ha fatto solo del vapore d’argento. Al terzo tentativo, ha prodotto un Patronus, che ha cacciato il primo Dissennatore, e poi, su esortazione di Harry, ha cacciato via il secondo da suo cugino. E questo… questo è quel che è successo» concluse la signora Figg debolmente.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Oh, non saprei» ribatté Madama Bones con la sua voce tonante. «Certo ha descritto con molta precisione gli effetti dell’attacco di un Dissennatore. E non riesco a immaginare perché dovrebbe dire che c’erano se non c’erano».
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «È strano» disse Cho a bassa voce, gli occhi fissi sulle foto, «ricordi quando quel Sirius Black è fuggito, e Hogsmeade era piena di Dissennatori che lo cercavano? Adesso ci sono dieci Mangiamorte in libertà e non c’è un solo Dissennatore in giro…»
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Fra l’entusiasmo generale avevano finalmente cominciato a lavorare sui Patronus, anche se, come continuava a ricordare loro Harry, evocarne uno in tutta sicurezza e in un’aula illuminata a giorno era ben diverso dall’evocarlo di fronte a un Dissennatore.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Non devono essere carini, devono proteggerti» le spiegò Harry paziente. «Quello che ci servirebbe è un Molliccio o qualcosa del genere… è così che ho imparato: evocando un Patronus mentre il Molliccio faceva finta di essere un Dissennatore…»
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Non ora, Hermione» scandì Harry in un eloquente tono cupo. Sperava che tutti pensassero che fosse stato coinvolto in qualcosa di eroico, possibilmente con un paio di Mangiamorte e un Dissennatore. Naturalmente Malfoy avrebbe raccontato la storia più diffusamente che poteva, ma c’era sempre una probabilità che non raggiungesse troppe orecchie di Grifondoro.
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    «Le vostre difese» Piton alzò un po’ la voce, «devono dunque essere flessibili e fantasiose quanto le Arti che cercate di neutralizzare. Queste immagini» e ne indicò alcune passando, «danno un’onesta rappresentazione di ciò che accade a coloro che subiscono, per esempio, la Maledizione Cruciatus» e agitò una mano verso una strega che strillava di dolore, «provano il Bacio del Dissennatore» (un mago con lo sguardo vacuo, afflosciato e rannicchiato contro una parete), «o provocano l’aggressione dell’Inferius» (una massa sanguinolenta a terra).
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

   «È l'ultimo avvertimento» cantilenò la voce carezzevole della Umbridge, magicamente amplificata così da risuonare sopra le urla disperate dell'uomo. «Se oppone resistenza, verrà sottoposto al bacio del Dissennatore».
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)