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«'A Hermione Jean Granger lascio la mia copia delle Fiabe di Beda il Bardo, nella speranza che le trovi appassionanti e istruttive'». Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7) |
In giardino, i tre oggetti portati da Scrimgeour passarono di mano in mano sopra i tavoli della cena. Tutti diedero in esclamazioni alla vista del Deluminatore e delle Fiabe di Beda il Bardo e protestarono perché Scrimgeour si era rifiutato di consegnare la spada, ma nessuno seppe suggerire come mai Silente avesse lasciato a Harry un vecchio Boccino. Mentre il signor Weasley studiava il Deluminatore per la quarta volta, sua moglie disse, esitante: «Harry, caro, hanno tutti una fame tremenda, non volevamo cominciare senza di te... posso servire la cena?» Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7) |
«Esattamente» disse Hermione, sfogliando Le Fiabe di Beda il Bardo. Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7) |
«E questo libro, poi» continuò Hermione. «Le Fiabe di Beda il Bardo... Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7) |
«Non hai mai sentito parlare delle Fiabe di Beda il Bardo?» esclamò Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7) |
La presenza dei Mangiamorte là fuori accrebbe il malumore all'interno del numero dodici. Non avevano più avuto notizie di nessuno dopo l'apparizione del Patronus del signor Weasley e la tensione cominciava a essere palpabile. Inquieto e irascibile, Ron aveva preso la seccante abitudine di giocherellare col Deluminatore che teneva in tasca, mandando su tutte le furie Hermione, che ingannava l'attesa di Kreacher studiando Le Fiabe di Beda il Bardo. La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7) |
«Mmm?» Era rannicchiata in una delle poltrone sfondate a leggere Le Fiabe di Beda il Bardo. Lui non riusciva a immaginare cos'altro potesse cavare da quel libro, che non era nemmeno molto lungo, ma evidentemente stava ancora decifrando qualcosa, perché teneva il Sillabario dei Sortilegi aperto sul bracciolo della poltrona. Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7) |
Le Fiabe di Beda il Bardo. Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7) |
Lui obbedì. Per un momento non capì di che cosa stesse parlando Hermione, poi, guardando meglio con l'aiuto della bacchetta accesa, notò che Silente aveva sostituito la 'A' di Albus con una minuscola versione dello stesso marchio triangolare disegnato sopra Le Fiabe di Beda il Bardo. Xenophilius Lovegood (Cap. 20 Harry Potter 7) |
«Ma compare di continuo, Harry! Silente mi ha lasciato Le Fiabe di Beda il Bardo, come fai a sapere che non dobbiamo indagare su quel segno?» Xenophilius Lovegood (Cap. 20 Harry Potter 7) |
E tirò fuori Le Fiabe di Beda il Bardo dalla borsetta di perline. «L'originale?» domandò brusco il signor Lovegood, e quando lei annuì, continuò: «Be', allora perché non la legge ad alta voce? è il modo migliore per assicurarsi che capiamo tutti». La storia dei tre fratelli (Cap. 21 Harry Potter 7) |
Voldemort era stato allevato in un orfanotrofio Babbano. Di sicuro nessuno gli aveva raccontato Le Fiabe di Beda il Bardo da bambino, come non aveva potuto ascoltarle Harry. Pochissimi maghi credevano nei Doni della Morte. Era possibile che Voldemort sapesse della loro esistenza? I Doni della Morte (Cap. 22 Harry Potter 7) |
Le Fiabe di Beda il Bardo sono una raccolta di storie scritte per giovani maghi e streghe. Sono state popolari favole serali per secoli, perciò il Pentolone Salterino e la Fonte della Buona Sorte sono altrettanto familiari a molti studenti di Hogwarts quanto Cenerentola e la Bella Addormentata nel Bosco lo sono ai bambini Babbani (non magici).
Introduzione (Cap. 0 Harry Potter 8) |
Le storie di Beda assomigliano alle nostre favole per molti aspetti; per esempio, la virtù vi è generalmente ricompensata e la cattiveria punita. C'è però un'ovvia differenza. Nelle favole Babbane, la magia sta di solito alla radice dei problemi dei protagonisti: la strega cattiva ha avvelenato la mela, o ha fatto dormire la principessa per cent'anni, o ha trasformato il principe in un'orribile bestia. Nelle Fiabe di Beda il Bardo, invece, incontriamo eroi ed eroine in grado essi stessi di praticare la magia, ma che ciononostante hanno le nostre stesse difficoltà a risolvere i propri problemi. Le storie di Beda hanno aiutato generazioni di genitori magici a spiegare questa triste verità ai loro figli: la magia crea tanti problemi quanti ne risolve.
Introduzione (Cap. 0 Harry Potter 8) |
Un mago dei giorni nostri che condivideva simili idee era, naturalmente, il Professor Albus Percival Wulfric Brian Silente, Ordine di Merlino (Prima Classe), Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Supremo Pezzo Grosso della Confederazione Internazionale dei Maghi, e Stregone Capo del Wizengamot. È stata ciononostante una sorpresa scoprire, tra le molte carte che Silente ha lasciato in eredità agli Archivi di Hogwarts, una serie di commenti alle Fiabe di Beda il Bardo. Non sapremo mai se siano stati scritti per il proprio piacere o in vista di una pubblicazione; ma per. gentile concessione della Professoressa Minerva McGranitt, attuale Preside di Hogwarts, siamo oggi lieti di pubblicare in questa sede i commenti del Professor Silente, insieme a una nuova traduzione del testo di Beda a cura di Hermione Granger. Confidiamo che le intuizioni del Professor Silente, che includono osservazioni sulla storia della magia, ricordi personali e informazioni illuminanti sugli elementi chiave di ogni fiaba, faranno apprezzare a una nuova generazione di maghi e di Babbani Le Fiabe di Beda il Bardo. Chiunque abbia avuto la fortuna di conoscere il Professor Silente non può non credere che sarebbe stato felice di contribuire a questo progetto, dato che i diritti d'autore saranno donati al Children's High Level Group, che opera per aiutare i bambini in disperato bisogno di essere ascoltati.
Introduzione (Cap. 0 Harry Potter 8) |
L'ultima obiezione al Mago e il Pentolone Salterino resta ancora oggi viva in certi ambienti e trova probabilmente la sua massima espressione in Beatrix Bloxam (1794-1910), autrice delle nefande Fiabe del funghetto. La Bloxam riteneva che Le Fiabe di Beda il Bardo fossero diseducative per quella che lei chiamava «l'insana ossessione per i più orridi argomenti, quali la morte, la malattia, lo spargimento di sangue, la magia nera, i personaggi immorali e le deiezioni ed eruzioni corporee del peggior tipo». La Bloxam riscrisse svariate storie, tra cui alcune di Beda, secondo i propri ideali, e cioè «onde riempire le menti pure dei nostri angioletti di pensieri sani e lieti, preservare il loro dolce riposo dai brutti sogni e proteggere il prezioso fiore della loro innocenza».
IL MAGO E IL PENTOLONE SALTERINO (Cap. 1 Harry Potter 8) |