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Ricerca di Fred e George Weasley, di Weasley, Fred e George e di gemelli Weasley
Ognuno terminò la canzone in tempi diversi. Alla fine, erano rimasti solo i gemelli Weasley a cantare a un ritmo lento da marcia funebre. Silente diresse le ultime battute con la bacchetta magica e, alla fine, fu uno di quelli che applaudirono più fragorosamente. Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1) |
E gli occhi scintillanti di Silente scoccarono un'occhiata in direzione dei gemelli Weasley. Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1) |
Harry udì il cappello gridare l'ultima parola a tutta la sala. Se lo tolse di testa e si avviò con passo vacillante verso il tavolo dei Grifondoro. Il sollievo di essere stato scelto per quel dormitorio e non per Serpeverde era tale che a malapena si accorse di essere stato salutato dall'applauso più fragoroso. Il prefetto Percy si alzò in piedi e gli strinse vigorosamente la mano, mentre i gemelli Weasley si sgolavano: ‘Potter è dei nostri! Potter è dei nostri!’ Harry si sedette davanti al fantasma con la gorgiera che aveva visto prima. Questo gli batté un colpetto sul braccio, dandogli l'improvvisa, orribile sensazione di averlo appena immerso in un catino di acqua ghiacciata. Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1) |
Il corso che tutti non vedevano l'ora di frequentare era Difesa contro le Arti Oscure, ma le lezioni di Raptor si dimostrarono un po' una barzelletta. L'aula odorava fortemente di aglio: tutti dicevano servisse a tenere lontano un vampiro che egli aveva incontrato in Romania, e che temeva che sarebbe tornato un giorno o l'altro a prenderlo per portarlo via. Il turbante, così disse ai suoi allievi, lo aveva ricevuto in dono da un principe africano, come pegno di gratitudine per averlo liberato di un fastidioso zombie; ma loro non erano così sicuri che quella storia fosse vera. Tanto per cominciare, quando Seamus Finnigan aveva chiesto a Raptor di raccontare come aveva fatto a scacciare lo zombie, lui era diventato tutto rosso e aveva cominciato a parlare del tempo. E poi avevano notato che intorno al turbante aleggiava uno strano odore, e i gemelli Weasley insistevano che anche quello era imbottito d'aglio, perché Raptor fosse protetto ovunque andasse. Il maestro delle Pozioni (Cap. 8 Harry Potter 1) |
Gazza possedeva una gatta di nome Mrs Purr, una creatura color polvere, tutta pelle e ossa, con due occhi sporgenti come fari, spiccicata al suo padrone. La gatta pattugliava i corridoi da sola. Bastava infrangere una regola di fronte a lei, mettere appena un piede fuori riga, ed eccola correre in cerca di Gazza, il quale puntualmente appariva due secondi dopo, tutto ansimante. Gazza conosceva i passaggi segreti della scuola meglio di chiunque altro (tranne forse i gemelli Weasley) ed era capace di sbucare fuori all'improvviso al pari dei fantasmi. Gli studenti lo detestavano, e desideravano con tutto il cuore di riuscire ad assestare un bel calcio a Mrs Purr. Il maestro delle Pozioni (Cap. 8 Harry Potter 1) |
Fred e George Weasley entrarono in quel momento nella sala, scorsero Harry e si avvicinarono in fretta. Il duello di mezzanotte (Cap. 9 Harry Potter 1) |
I Serpeverde erano già arrivati, e per terra c'erano anche venti manici di scopa ordinatamente disposti in tante file. Harry aveva sentito Fred e George Weasley lamentarsi delle scope della scuola, dicendo che, se uno volava troppo alto, alcune cominciavano a vibrare, oppure sbandavano leggermente a sinistra. Il duello di mezzanotte (Cap. 9 Harry Potter 1) |
Prima che Ron potesse proferire un'altra sola parola, Hermione era scomparsa. Ron puntò di nuovo il binocolo su Harry. La scopa stava vibrando così forte che sarebbe stato praticamente impossibile tenercisi attaccato ancora a lungo. Gli spettatori erano tutti in piedi, e guardavano inorriditi, mentre i gemelli Weasley volavano in soccorso dell'amico, cercando di trarlo in salvo su una delle loro scope, ma invano: ogni volta che gli si accostavano, la scopa di Harry faceva un balzo più in alto. Allora scesero di quota e si disposero in cerchio sotto di lui, sperando di riuscire ad afferrarlo al volo quando fosse caduto. Marcus Flitt, impossessatosi della Pluffa, segnò cinque volte senza che nessuno se ne accorgesse. Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1) |
Quando Angelina aveva segnato, Harry aveva fatto un paio di giri della morte per dare sfogo all'euforia. Ora era tornato a scrutare il campo in cerca del Boccino. A un certo punto, aveva intravisto uno sprazzo dorato, ma era soltanto un riflesso dell'orologio da polso di uno dei gemelli Weasley, e un'altra volta un Bolide aveva deciso di schizzare verso di lui come una palla di cannone, ma lui l'aveva schivato e Fred Weasley si era messo a inseguirlo. Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1) |
A commentare la partita era Lee Jordan, l'amico dei due gemelli Weasley, sorvegliato a vista dalla professoressa Mcgranitt. ‘...La ragazza si muove davvero veloce, lassù. Effettua un passaggio puntuale ad Alicia Spinnet, un'ottima scoperta di Oliver Baston, che l'anno scorso ha giocato soltanto come riserva... indietro alla Johnson e... no, la Pluffa è stata intercettata dal capitano del Serpeverde Marcus Flitt, che se la porta via: eccolo che vola alto come un'aquila... sta per... no, bloccato da un'ottima azione del Portiere del Grifondoro Baston, e il Grifondoro è di nuovo in possesso della Pluffa. Ed ecco la Cacciatrice del Grifondoro Katie Bell... bella picchiata intorno a Flitt, poi di nuovo su... AHI!... deve averle fatto male quel colpo di Bolide dietro la testa! La Pluffa ritorna al Serpeverde. Ecco Adrian Pucey che parte a tutta birra verso i pali della porta, ma è bloccato da un secondo Bolide lanciatogli contro da Fred o George Weasley, non riesco a distinguere chi dei due... comunque, davanti a lei il campo è sgombero, e si allontana e letteralmente vola via - schiva un micidiale Bolide... è davanti alla porta - vai, Angelina! - il Portiere Bletchley si tuffa... manca il bersaglio... IL GRIFONDORO HA SEGNATO! Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1) |
Prima di poter dire o pensare qualsiasi cosa, la porta del dormitorio si spalancò e Fred e George Weasley entrarono come due bolidi. Harry nascose velocemente il mantello. Non se la sentiva ancora di parlarne con altri. ‘Buon Natale!’ Lo specchio delle brame (Cap. 12 Harry Potter 1) |
Natale si stava avvicinando. Un mattino di metà dicembre, il castello Hogwarts si svegliò sotto una coltre di neve alta più di un metro. Il lago era diventato una spessa lastra di ghiaccio e i gemelli Weasley erano stati puniti per aver fatto un incantesimo alle palle di neve, che si erano messe a inseguire Raptor dovunque andasse rimbalzando sul dietro del suo turbante. I pochi gufi che riuscivano a fendere il cielo temporalesco per consegnare la posta dovevano poi essere curati da Hagrid prima di poter riprendere il volo. Lo specchio delle brame (Cap. 12 Harry Potter 1) |
Poi, durante una sessione di allenamento particolarmente funestata dalla pioggia e dal fango, Baston dette una cattiva notizia alla squadra: si era appena arrabbiato moltissimo con i gemelli Weasley, che continuavano a piombarsi addosso in picchiata a vicenda, facendo finta di cadere dalle scope. Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1) |
Baston faceva lavorare la squadra sempre più duramente. Neanche la pioggia incessante che aveva preso il posto della neve riusciva a
smorzare la sua foga. I gemelli Weasley si lamentavano che Baston stava diventando un fanatico, ma Harry stava dalla sua parte. Se avessero vinto il prossimo incontro, stavolta contro il Tassorosso, per la prima volta da sette anni avrebbero superato il Serpeverde nel campionato dei dormitori. E poi, a parte il desiderio di vincere, Harry aveva notato che, quando andava a letto esausto dopo l'allenamento; aveva meno incubi. Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1) |
Hermione si divertiva sempre a rivedere gli esercizi dopo l'esame, ma Ron le disse che gli faceva venire mal di stomaco, e così si diressero verso il laghetto e si stesero comodamente sotto un albero. I gemelli Weasley e Lee Jordan stavano facendo il solletico ai tentacoli di un calamaro gigante che si crogiolava nell'acqua tiepida e poco profonda. La botola (Cap. 16 Harry Potter 1) |
«Quelli sono pegni di affetto dei tuoi amici e ammiratori» disse Silente illuminandosi in volto. «Quel che è accaduto giù nei sotterranei tra te e il professor Raptor è segretissimo, quindi naturalmente tutta la scuola ne è al corrente. Credo che i tuoi amici Fred e George Weasley abbiano cercato di mandarti la tavoletta di una tazza del gabinetto: devono aver creduto che ti saresti divertito. Ma Madama Chips non l’ha giudicata una cosa molto igienica, e quindi l’ha confiscata».
L'uomo dai due volti (Cap. 17 Harry Potter 1) |
Percy spiccò una corsa e sparì. Seguirono il signor Weasley, Fred e George.
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2) |
«Sì» disse infine Harry rassegnandosi a spiegare le complicate regole del Quidditch. «Si chiamano Bolidi. Ogni squadra ha due Battitori muniti di mazze per allontanare i Bolidi. I Battitori del Grifondoro sono Fred e George Weasley».
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2) |
Anche gli altri giocatori della squadra del Grifondoro avevano raggiunto gli spogliatoi. Baston sembrava l’unico davvero sveglio. Fred e George Weasley se ne stavano seduti con gli occhi gonfi di sonno e i capelli scompigliati vicino a una ragazza del quarto anno, Alicia Spinnet, che sembrava sul punto di addormentarsi in piedi contro la parete. Dalla parte opposta le sue compagne Cacciatrici, Katie Bell e Angelina Johnson, sbadigliavano una accanto all’altra.
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2) |
Prima di allora Harry non era mai stato nell’ufficio di Gazza; la maggior parte degli studenti cercava di tenersene alla larga. Era un locale squallido e privo di finestre, illuminato da un’unica lampada a petrolio che pendeva dal basso soffitto. Su tutto, aleggiava un vago odore di pesce fritto. Lungo le pareti erano appoggiati degli armadi da archivio di legno e dalle etichette Harry capì che contenevano i rapporti su tutti gli alunni puniti da Gazza. Fred e George Weasley avevano un intero cassetto tutto per loro. Appesa sulla parete dietro alla scrivania, faceva mostra di sé una collezione lustra e smagliante di catene e manette. Tutti sapevano che Gazza implorava continuamente Silente di lasciargli appendere qualche studente al soffitto per le caviglie.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2) |
La pioggia continuava a battere contro i vetri, che ora erano neri come l’inchiostro, ma dentro l’atmosfera era calda e allegra. I bagliori del fuoco illuminavano le soffici poltrone dove i ragazzi erano sprofondati chi a leggere, chi a parlare, chi a fare i compiti o, come nel caso di Fred e George Weasley, a scoprire cosa sarebbe successo se una salamandra avesse inghiottito un fuoco d’artificio Filìbuster. Infatti, Fred aveva ‘salvato’ da una lezione di Cura delle Creature Magiche una Salamandra del Fuoco di un bel colore arancio brillante, che in quel momento stava bruciando dolcemente su un tavolo, circondata da un capannello di curiosi.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2) |
Attraverso la fitta barriera di gambe che lo circondavano, Harry intravide Fred e George Weasley che cercavano di cacciare il Bolide in una scatola, ma quello opponeva ancora una fiera resistenza.
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2) |
«E con questo i Grifondoro colpiti sono due, senza contare un fantasma del Grifondoro, una Corvonero e un Tassorosso» commentò Lee Jordan, l’amico dei gemelli Weasley, contando sulla punta delle dita. «Nessuno degli insegnanti ha notato che i Serpeverde sono tutti incolumi? Non è evidente che all’origine di tutta questa storia c’è Serpeverde? L’erede di Serpeverde, il mostro di Serpeverde… perché non li buttano fuori tutti?» tuonò tra cenni di assenso e sporadici applausi.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2) |
«Piantala, Oliver, ci metti in imbarazzo» dissero in coro Fred e George Weasley, fingendo di arrossire. La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3) |
«Mica lo so» disse Hagrid ridacchiando, «Fred e George Weasley mi sa che gli darebbero del filo da torcere a quelli, sì». La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3) |
Harry si librò a mezz'aria e la Firebolt scattò più alta e più veloce di ogni altra scopa; il suo cavaliere fece un giro di prova sopra lo stadio e prese a guardarsi in giro in cerca del Boccino, ascoltando la cronaca affidata all'amico dei gemelli Weasley, Lee Jordan. Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3) |
Era come se avessero già vinto la Coppa del Quidditch; la festa proseguì per tutto il giorno, fino a sera tarda. Fred e George Weasley scomparvero per un paio d'ore e tornarono con bracciate di bottiglie di Burrobirra, Zuccotti di zucca e parecchi sacchetti pieni di dolci di Mielandia. Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3) |
C'era un gran frastuono. Fred e George Weasley affrontavano la tensione comportandosi in modo più chiassoso e scatenato che mai. Oliver Baston era chino sul modellino di un campo da Quidditch sul quale faceva avanzare minuscole figurine con la bacchetta magica, borbottando fra sé. Angelina, Alicia e Katie ridevano agli scherzi di George e Fred. Harry era seduto La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3) |
Katie segnò. Cinquanta a dieci. Fred e George Weasley le sfrecciarono La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3) |
Ma non potevano permetterselo: gli esami erano vicini, e invece di impigrire in giro, gli studenti erano costretti a rimanere al castello, cercando di obbligare i cervelli a concentrarsi mentre seducenti sbuffi di aria estiva penetravano dalle finestre. Anche Fred e George Weasley furono visti studiare: dovevano ottenere il G.U.F.O. (Giudizio Unico per i Fattucchieri Ordinari). Percy invece si preparava per il M.A.G.O. (Magia Avanzata Grado Ottimale), il diploma più alto che si potesse prendere a Hogwarts. Dal momento che sperava di entrare al Ministero della Magia, doveva ottenere il massimo dei voti. Diventava sempre più irritabile, e assegnava punizioni molto severe a chiunque disturbasse la pace serale della sala comune. In effetti, l'unica persona più tesa di lui era Hermione. La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3) |
Per le dodici del giorno dopo, il baule di Harry era stipato delle sue cose di scuola e di tutti i suoi più cari averi: il Mantello dell’Invisibilità ereditato da suo padre, il manico di scopa ricevuto in dono da Sirius, la mappa incantata di Hogwarts regalatagli da Fred e George Weasley l’anno prima. Aveva svuotato di tutte le provviste il nascondiglio sotto l’asse mobile, controllato ogni angolo della camera da letto in cerca di libri d’incantesimi o penne d’aquila dimenticate, e staccato il foglio appeso al muro su cui contava i giorni che lo separavano dal primo settembre, la data del suo ritorno a Hogwarts.
Ritorno alla Tana (Cap. 4 Harry Potter 4) |
«Pur sapendo quanto ciascuno di voi sia desideroso di portare a Hogwarts la Coppa Tremaghi» disse, «i Presidi delle scuole partecipanti, assieme al Ministero della Magia, hanno convenuto di imporre un limite d’età per gli sfidanti di quest’anno. Solo gli studenti dell’età giusta — cioè da diciassette anni in su — potranno proporsi per la selezione. Questa» — Silente alzò un po’ la voce, perché una rumorosa protesta si scatenò a quelle parole, e i gemelli Weasley all’improvviso divennero furibondi — «è una misura che riteniamo necessaria, dal momento che le prove del Torneo saranno pur sempre difficili e pericolose, quali che siano le precauzioni che prenderemo, ed è altamente improbabile che gli studenti al di sotto del sesto e del settimo anno siano in grado di affrontarle. Mi assicurerò personalmente che nessuno studente di età inferiore inganni il nostro giudice imparziale e lo induca a nominarlo campione di Hogwarts». I suoi occhi azzurro chiaro scintillarono indugiando sulle facce ribelli di Fred e George. «Pertanto vi prego di non perdere tempo a iscrivervi se avete meno di diciassette anni.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4) |
Il cuore di Harry sprofondò; lo sapeva che ci si sarebbe arrivati. Moody stava per chiedergli dove aveva preso quella mappa, che era un oggetto magico alquanto dubbio — e la storia di come era finita nelle sue mani incolpava non solo lui, ma suo padre, Fred e George Weasley, e il professor Lupin, il loro ultimo professore di Difesa contro le Arti Oscure. Moody agitò la mappa davanti a Harry, che si preparò…
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4) |
Harry fece un gran sorriso. Aveva convinto i gemelli Weasley ad accettare il premio di mille galeoni che aveva vinto al Torneo Tremaghi per aiutarli a realizzare la loro ambizione di aprire un negozio di scherzi, ma era contento che la signora Weasley non sapesse del suo contributo. Lei non pensava che avere un negozio di scherzi fosse una carriera adatta a due dei suoi figli.
La Nobile e Antichissima Casata dei Black (Cap. 6 Harry Potter 5) |
La sala comune di Grifondoro era accogliente come sempre, una confortevole stanza rotonda in una torre, piena di poltrone spellate e mollicce e di vecchi tavoli traballanti. Un fuoco scoppiettava allegramente nel camino e alcuni ragazzi si scaldavano le mani prima di salire nei loro dormitori; dall’altra parte della stanza, Fred e George Weasley stavano appendendo qualcosa alla bacheca. Harry li salutò con la mano e puntò diritto verso la porta che conduceva al dormitorio dei maschi; non aveva molta voglia di chiacchierare al momento. Neville lo seguì.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5) |
Vi piacerebbe guadagnare un po’? Contattate Fred e George Weasley, sala comune di Grifondoro, per un impiego semplice, part-time, virtualmente indolore. (purtroppo il lavoro è a rischio e pencolo dei candidati.)
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5) |
Davanti c’erano Neville, Dean e Lavanda, seguiti da Calì e Padma Patil con (lo stomaco di Harry fece un salto mortale all’indietro) Cho e una delle sue amiche ridoline; poi (da sola, e con aria così svagata che pareva fosse capitata lì per caso) Luna Lovegood; poi Katie Bell, Alicia Spinnet e Angelina Johnson, Colin e Dennis Canon, Ernie Macmillan, Justin Finch-Fletchley, Hannah Abbott e una ragazza di Tassorosso con una lunga treccia di cui Harry non sapeva il nome; tre ragazzi di Corvonero che era abbastanza sicuro si chiamassero Anthony Goldstein, Michael Corner e Terry Steeval; Ginny, seguita da un ragazzo alto, biondo e magro con il naso all’insù che Harry riconobbe vagamente come un membro della squadra di Quidditch di Tassorosso, e a chiudere la fila Fred e George Weasley con il loro amico Lee Jordan, tutti e tre muniti di grossi sacchetti di carta gonfi della mercanzia di Zonko.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5) |
Ci volle ancora un bel po’ prima che la folla attorno ai gemelli Weasley si disperdesse, poi Fred, Lee e George rimasero a contare gli incassi. Perciò fu solo a mezzanotte passata che Harry, Ron e Hermione ebbero la sala comune tutta per loro. Alla fine Fred si chiuse alle spalle la porta che conduceva ai dormitori maschili, facendo tintinnare le sue monete con tanta ostentazione che Hermione gli scoccò un’occhiataccia. Harry non era andato molto avanti con il suo tema e decise di lasciar perdere. Mentre metteva via i libri, Ron, che si stava appisolando in poltrona, si svegliò con un grugnito soffocato e guardò confusamente nel fuoco.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5) |
A quanto pareva, la Umbridge si era conquistata il pieno appoggio di Gazza, pensò Harry, e il peggio era che probabilmente lui si sarebbe dimostrato un alleato fondamentale: la sua conoscenza dei passaggi segreti e dei nascondigli della scuola era probabilmente seconda solo a quella dei gemelli Weasley.
Il peggior ricordo di Piton (Cap. 28 Harry Potter 5) |
Il ricordo gli rodeva le viscere. Era sempre stato così sicuro che i suoi genitori fossero persone meravigliose da non aver mai avuto difficoltà a ignorare le calunnie di Piton sul carattere del padre. Hagrid e Sirius non gli avevano sempre detto che tipo eccezionale era? (Già, be’… guarda che tipo era Sirius, lo punzecchiò una voce interiore… altrettanto antipatico, no?) D’accordo, una volta aveva sentito la professoressa McGranitt dire che da studenti suo padre e Sirius avevano combinato un sacco di guai, però da come ne parlava sembravano più dei precursori dei gemelli Weasley, e Harry non riusciva a immaginarsi Fred e George che mettevano qualcuno a testa in giù tanto per divertirsi, a meno di non detestarlo… Malfoy, forse, o qualcuno che proprio se lo meritava…
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5) |
Ma Percy non dava segno di voler salutare nessuno del resto della famiglia. Rimase dritto come un palo, con aria guardinga, fissando oltre le teste di tutti gli altri. Il signor Weasley, Fred e George lo guardavano impietriti.
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6) |