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Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
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Ricerca di Golgomath


    «Quella di Karkus» rispose Hagrid in tono grave. «Cera un nuovo Gurg, Golgomath». Sospirò. «Be’, non avevamo previsto che ci poteva essere un nuovo Gurg due giorni dopo che avevamo fatto amicizia col vecchio, e avevamo come l’impressione che Golgomath non era così felice di sentirci, ma dovevamo provare».
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    «Perché ne ho riconosciuto uno» ruggì Hagrid. «Macnair, ve lo ricordate? Quello che hanno mandato a uccidere Fierobecco? È un fissato. Ci piace uccidere, come a Golgomath; per forza che andavano tanto d’accordo».
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    «Ferma gli Ippogrifi, non ho ancora finito!» esclamò Hagrid indignato. Considerato che all’inizio non voleva raccontare nulla, sembrava che se la godesse un mondo. «Io e Olympe abbiamo parlato e abbiamo deciso che solo perché il Gurg preferiva Tu-Sai-Chi non voleva dire che tutti gli altri erano d’accordo. Dovevamo convincere gli altri, quelli che non avevano voluto Golgomath».
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    «Be’, erano quelli che avevano preso le mazzate, no?» spiegò Hagrid, paziente. «Quelli con un po’ di sale in zucca si tenevano alla larga da Golgomath, stavano nascosti nelle caverne intorno al burrone, come noi. Così abbiamo deciso di fare un giro di notte nelle caverne per vedere se riuscivamo a convincere qualcuno».
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    «Be’, non erano i giganti che ci preoccupavano» rispose Hagrid, «ma i Mangiamorte. Silente ci aveva detto di non mischiarci con loro se potevamo evitarlo, e il problema era che lo sapevano che noi eravamo lì… figurati se Golgomath non gliel’aveva detto. Di notte, quando i giganti dormivano e noi volevamo strisciare nelle caverne, Macnair e quell’altro giravano per le montagne a cercarci. È stata dura impedire a Olympe di saltarci addosso» disse Hagrid, con gli angoli della bocca che gli sollevavano la barba incolta, «aveva una gran voglia di attaccarli… è forte, quando si arrabbia, Olympe… una tosta, sapete… dev’essere perché è francese…»
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)


    «Lo facevano sicuro, se potevano» disse Hagrid, «ma erano feriti di brutto, tutti e tre; la banda di Golgomath li aveva pestati fino a farli svenire; loro si erano svegliati ed erano strisciati nel primo nascondiglio. A ogni modo, uno di loro capiva un po’ la nostra lingua e ha tradotto e non l’hanno presa troppo male. Perciò siamo tornati a trovare i feriti… mi sa che a un certo punto ne avevamo convinti sei o sette».
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    «Quelli di Golgomath hanno attaccato le caverne. I sopravvissuti non hanno più voluto avere a che fare con noi, dopo».
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    «No» sospirò Hagrid, rigirando la bistecca sul viso, «ma abbiamo fatto quello che dovevamo, ci abbiamo portato il messaggio di Silente e alcuni l’hanno sentito e speriamo che se lo ricordano. Forse, dico forse, quelli che non vogliono restare con Golgomath se ne andranno dalle montagne, e magari si ricorderanno che Silente è stato gentile con loro… può darsi che vengono».
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)