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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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   ‘Ma che razza di idiota!’ sbottò Piton mentre con un sol tocco della sua bacchetta magica ripuliva il pavimento dalla pozione versata. ‘Suppongo che tu abbia aggiunto gli aculei di porcospino prima di togliere Il Calderone dal fuoco. Non è così?’
Il maestro delle Pozioni (Cap. 8 Harry Potter 1)

   Ci fu un improvviso rovistare in cerca di penne e pergamene. Sovrastando il rumore, Piton disse: ‘E al dormitorio di Grifondoro verrà tolto un punto per la tua faccia tosta, Potter’.
Col procedere della lezione di Pozioni, la situazione dei Grifondoro non migliorò. Piton li divise in coppie e li mise a fabbricare una semplice pozione per curare i foruncoli. Intanto, avvolto nel suo lungo mantello nero, si aggirava di qua e di là per la classe, osservandoli pesare ortiche secche e schiacciare zanne di serpente, muovendo critiche praticamente a tutti tranne che a Malfoy, che sembrava stargli simpatico. Aveva appena cominciato a dire agli altri di osservare il modo perfetto in cui Malfoy aveva stufato le sue lumache cornute, quando il sotterraneo fu invaso da una nube di fumo verde e acido e da un sibilo potente. Non si sa come, Neville era riuscito a fondere Il Calderone di Seamus trasformandolo in un ammasso di metallo contorto, e la loro pozione, colando sul pavimento di pietra, bruciava le scarpe degli astanti facendoci dei buchi. In pochi secondi, tutti i ragazzi erano saltati sugli sgabelli, salvo Neville, che si era bagnato con la pozione quando Il Calderone si era bucato e adesso piangeva di dolore, mentre sulle braccia e sulle gambe gli spuntavano bolle infiammate.
Il maestro delle Pozioni (Cap. 8 Harry Potter 1)

    Tutti i libri di magia, la bacchetta magica, gli abiti, Il Calderone e il suo superbo manico di scopa Nimbus Duemila erano stati chiusi a doppia mandata da zio Vernon in un armadio nel sottoscala nel momento stesso in cui Harry era arrivato a casa. Che gliene importava ai Dursley se lui perdeva il ruolo nella squadra di Quidditch perché non si era allenato per tutta l’estate? Era forse affar loro se tornava a scuola senza aver fatto i compiti delle vacanze? I Dursley erano quello che i maghi chiamavano Babbani (senza neanche una goccia di sangue di mago nelle vene) e per loro un mago in famiglia rappresentava la vergogna più nera. Zio Vernon aveva addirittura messo un lucchetto alla gabbia di Edvige, la civetta di Harry, per impedirle di portare messaggi a chiunque facesse parte del mondo dei maghi.
Il peggior compleanno (Cap. 1 Harry Potter 2)

    Ci fu un tonfo metallico e Il Calderone di Ginny volò in aria; il signor Weasley si era avventato su Lucius Malfoy, scaraventandolo contro uno scaffale. Decine di pesanti libri di incantesimi caddero sulle loro teste con gran fracasso. Si udì il grido unanime di Fred e George: «Prendilo, papà!» Anche mamma Weasley gridava: «No, Arthur, no!» La folla si ritrasse, facendo cadere altri scaffali. «Signori, vi prego… vi prego!» gridava il mago-commesso, e poi una voce che superava quella di tutti gli altri intimò: «Basta un po’, gente!»
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    Piton passò accanto a Harry, senza fare commenti sul banco vuoto e Il Calderone inutilizzato di Hermione.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)


   La famiglia Dursley di Privet Drive numero 4 era il motivo per cui Harry non si era mai goduto le vacanze estive. Zio Vernon, zia Petunia e il loro figlio Dudley erano i suoi unici parenti, tutti e tre Babbani e con un atteggiamento davvero medioevale nei confronti della magia. I genitori scomparsi di Harry, una strega e un mago, non venivano mai nominati sotto il tetto dei Dursley, e per anni zia Petunia e zio Vernon avevano tiranneggiato Harry in tutti i modi, nella speranza di soffocare in lui ogni scintilla di magia. Con loro grande scorno, avevano fallito, e in quei giorni vivevano nel terrore che qualcuno scoprisse che Harry aveva trascorso gran parte degli ultimi due anni alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il massimo che potevano fare, comunque, era mettere sotto chiave i libri di incantesimi, la bacchetta magica, Il Calderone e il manico di scopa di Harry sin dall'inizio delle vacanze estive e proibirgli di parlare con i vicini.
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

    Gli occhi di Piton incontrarono quelli di Harry, e Harry seppe che cosa si preparava. Piton aveva intenzione di avvelenare proprio lui. Immaginò di prendere Il Calderone, scagliarsi in avanti e rovesciarlo sulla testa unta di Piton…
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Furibondo, Harry gettò i suoi ingredienti e la borsa nel calderone e lo trascinò davanti, verso il tavolo vuoto. Piton lo seguì, prese posto alla cattedra e osservò Harry svuotare Il Calderone. Deciso a non guardarlo, Harry riprese a pestare i suoi scarabei, immaginando che ciascuno avesse la faccia di Piton.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «Questo» rispose Karkaroff, e Harry, spiando da dietro Il Calderone, vide Karkaroff tirar su la manica sinistra dell’abito e mostrare a Piton qualcosa all’interno dell’avambraccio.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    Il Calderone ribolliva, schizzando dappertutto le scintille simili a diamanti, di una lucentezza così abbagliante che trasformava tutto il resto in un unico velluto nero. Non accadde nulla…
Carne, Sangue e Ossa (Cap. 32 Harry Potter 4)

    «Ah, be’» concluse Tonks, chiudendo il coperchio con un tonfo, «almeno è tutto dentro. Anche quella ci guadagnerebbe con una bella pulita». Puntò la bacchetta verso la gabbia di Edvige. «Gratta e netta». Un po’ di piume e di cacche svanirono. «Be’, è un po’ meglio… non sono mai riuscita a padroneggiare questo genere di incantesimi casalinghi. Bene… hai tutto? Il Calderone? La scopa? Wow! Una Firebolt!»
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Un altro non classificato, Potter» disse Piton maligno, vuotando Il Calderone di Harry con un tocco di bacchetta. «Voglio che tu scriva un tema sulla corretta composizione di questa pozione, indicando dove e perché hai sbagliato, e me lo consegni alla prossima lezione, è chiaro?»
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    Indicò Il Calderone più vicino al tavolo di Serpeverde. Harry si alzò a metà e vide che conteneva qualcosa di simile ad acqua pura che ribolliva.
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

    «Molto bene, molto bene!» esclamò Lumacorno allegro. «Ora» riprese, indicando Il Calderone più vicino al tavolo dei Corvonero, «questa è piuttosto famosa… di recente è stata citata con un certo rilievo in alcuni libriccini del Ministero… Chi sa…?»
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

    Ma Lumacorno era sparito. Deluso, Harry vuotò Il Calderone, raccolse le sue cose, uscì dalla segreta e salì lentamente le scale fino alla sala comune.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)


   Gli ci volle un'altra ora per vuotarlo, gettar via le cose inutili e dividere il resto in pile, a seconda di quanto gli sarebbero servite da quel momento in poi. Le vesti di scuola e da Quidditch, Il Calderone, la pergamena, le piume e gran parte dei libri di testo finirono ammucchiati in un angolo. Chissà che cosa ne avrebbero fatto gli zii; li avrebbero bruciati nel cuore della notte, probabilmente, come prove di un crimine orrendo. Gli abiti Babbani, il Mantello dell'Invisibilità, il kit per le pozioni, alcuni libri, l'album di foto che gli aveva regalato Hagrid, un pacco di lettere e la bacchetta andarono a riempire un vecchio zaino. In una tasca sul davanti c'erano la Mappa del Malandrino e il medaglione col messaggio firmato 'R.A.B.' Il medaglione meritava il posto d'onore non perché fosse prezioso in sé era privo di valore ma per quello che era costato impossessarsene.
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   Purtroppo l'intelligenza che Bathilda dimostrò negli anni passati si è oggi offuscata. «Il fuoco è acceso, ma Il Calderone è vuoto» mi ha detto Ivor Dillonsby o, per porla nei termini lievemente più rozzi di Enid Smeek, «È fuori come il sedere di un babbuino». Tuttavia, una sapiente combinazione di rodate tecniche giornalistiche mi ha consentito di estrarre pepite di verità sufficienti per mettere insieme l'intera storia.
Vita e Menzogne di Albus Silente (Cap. 18 Harry Potter 7)

    Il grottesco Pentolone Salterino, tuttavia, aveva fatto presa sull'immaginazione dei bambini. La soluzione fu di sbarazzarsi della morale pro-Babbana e tenere Il Calderone con le sue verruche, perciò verso la metà del sedicesimo secolo tra le famiglie magiche circolava una variante della favola. Nella nuova versione, il Pentolone Salterino protegge un mago innocente dai vicini armati di torce e forconi, catturandoli e inghiottendoli. Alla fine della storia, quando ormai il Pentolone ha consumato la maggioranza dei vicini, il mago ottiene dai paesani che rimangono la promessa che sarà lasciato a praticare la magia in pace. In cambio, ordina al Pentolone di restituire le vittime, che vengono diligentemente rigurgitate, leggermente acciaccate. Ancora oggi, alcuni genitori maghi (generalmente anti-Babbani) raccontano questa seconda versione ai propri figli i quali, se mai leggono l'originale, ne rimangono assai stupiti.
IL MAGO E IL PENTOLONE SALTERINO (Cap. 1 Harry Potter 8)