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Ricerca di Nagini
«Dov’è Nagini?» chiese la voce fredda.
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4) |
«La tua devozione non è altro che codardia. Non saresti qui se avessi un altro posto dove andare. Come posso sopravvivere senza di te, quando ho bisogno di essere nutrito ogni poche ore? Chi mungerà Nagini?»
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4) |
«Un altro incantesimo… il mio fedele servo a Hogwarts… Harry Potter è praticamente già mio, Codaliscia. È deciso. Non ci saranno altre discussioni. Ma ora zitto… credo di aver sentito Nagini…»
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4) |
«Nagini porta notizie interessanti. Codaliscia» disse.
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4) |
«Davvero, sì» disse la voce. «Secondo Nagini, c’è un vecchio Babbano proprio lì dietro la porta che sta ascoltando tutto quello che diciamo».
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4) |
«Nagini» disse la voce fredda, «tu sei sfortunata. Non ti darò in pasto Codaliscia, dopotutto… ma non preoccuparti, non preoccuparti… c’è sempre Harry Potter…»
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4) |
«Il corpo di Codaliscia, naturalmente, era poco adatto a essere posseduto, poiché tutti lo credevano morto, e avrebbe attirato troppa attenzione se fosse stato visto. Comunque, era il servo robusto di cui avevo bisogno, e, benché come mago sia scarso, riuscì a eseguire le istruzioni che gli diedi, che mi restituirono un corpo rozzo e debole, un corpo che potessi abitare in attesa degli ingredienti essenziali a una vera rinascita… uno o due incantesimi di mia creazione… un piccolo aiuto dalla mia cara Nagini» — gli occhi rossi di Voldemort si soffermarono sul serpente che continuava a strisciare in cerchio — «una pozione ottenuta bollendo sangue di unicorno, e il veleno di serpente fornito da Nagini… ben presto fui restituito a una forma quasi umana, e fui abbastanza in forze da poter viaggiare.
I Mangiamorte (Cap. 33 Harry Potter 4) |
«Vedete, credo, che sciocchezza è stata credere che questo ragazzo sarebbe mai potuto essere più forte di me» disse Voldemort. «Ma io voglio che non ci siano dubbi nella mente di nessuno. Harry Potter mi è sfuggito per una circostanza fortunata. E io ora dimostrerò il mio potere uccidendolo, qui e ora, davanti a tutti voi, ora che non c’è nessun Silente ad aiutarlo e nessuna madre a morire per lui. Gli darò un’opportunità. Potrà battersi, e voi non avrete più dubbi su chi di noi è il più forte. Ancora un po’, Nagini» sussurrò, e il serpente si allontanò strisciando nell’erba, verso il punto in cui i Mangiamorte stavano in piedi, in attesa.
I Mangiamorte (Cap. 33 Harry Potter 4) |
«Non credo» replicò Silente. «Penso di sapere che cos’è il sesto Horcrux. Cosa dici se ti confesso che è da un po’ che mi incuriosisce il comportamento del serpente, Nagini?»
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6) |
«Come sappiamo, fallì. Dopo un intervallo di alcuni anni, però, usò Nagini per uccidere un vecchio Babbano, e può darsi che gli sia venuto in mente allora di trasformarla nel suo ultimo Horcrux. Lei sottolinea il legame coi Serpeverde, ciò che alimenta la mistica di Lord Voldemort. Credo che le sia più affezionato che a qualsiasi altra cosa; di sicuro ama averla vicina e sembra esercitare su di lei un controllo insolito, persino per un Rettilofono».
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6) |
«La cena, Nagini» sussurrò dolcemente Voldemort, e l'enorme serpente strisciò giù dalle sue spalle sul legno lucido. L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7) |
«Ancora, Rowle, o vuoi che la facciamo finita e ti diamo in pasto a Nagini? Lord Voldemort non sa se ti perdonerà questa volta... Mi hai chiamato per questo, per dirmi che Harry Potter è fuggito di nuovo? Draco, dai a Rowle un altro assaggio del nostro scontento... fallo, o sarai tu a subire la mia collera!» Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7) |
Si svegliò bruscamente nel buio maleodorante; Nagini l'aveva lasciato andare. Si alzò a fatica e contro la luce del pianerottolo vide il serpente attaccare e Hermione gettarsi di lato con uno strillo: la sua maledizione, deviata, colpì la finestra che andò in frantumi. L'aria gelida invase la stanza, Harry si abbassò per evitare un'altra pioggia di vetri rotti e il suo piede scivolò su qualcosa di simile a una matita... la sua bacchetta... Il Segreto di Bathilda (Cap. 17 Harry Potter 7) |
Nevicava quando Hermione cominciò il suo turno di veglia, a mezzanotte. I sogni di Harry furono confusi e tormentati: Nagini vi scivolava dentro e fuori, prima attraverso un gigantesco anello spezzato, poi attraverso una corona di elleboro. Si svegliò più volte, nel panico, convinto che qualcuno l'avesse chiamato in lontananza, scambiando il vento che frustava la tenda per il suono di passi o di voci. La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7) |
«Gli chiederò di aprirsi, in Serpentese» rispose Harry. La soluzione gli salì così spontanea alle labbra che pensò di averla sempre saputa, nel profondo: forse c'era voluto il recente incontro con Nagini per farglielo capire. Guardò la 'S' tempestata di lucenti pietre verdi: era facile immaginarla come un minuscolo serpente curvo sulla pietra fredda. La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7) |
E c'era ancora Nagini, che doveva restargli vicina, ora, non andare più a eseguire i suoi ordini, restare sotto la sua protezione... Il nascondiglio finale (Cap. 27 Harry Potter 7) |
Sarebbe andato prima alla baracca dei Gaunt, allora, portando Nagini con sé; non si sarebbe più separato dal serpente... Lasciò la stanza, attraversò l'atrio e uscì nel giardino buio dove mormorava la fontana; chiamò in Serpentese il rettile che arrivò scivolando come una lunga ombra... Il nascondiglio finale (Cap. 27 Harry Potter 7) |
Ma in quel momento la cicatrice esplose e la Stanza delle Necessità sparì: stava guardando attraverso l'alto cancello di ferro con i cinghiali alati sui pilastri, oltre la distesa buia di prati e boschi, verso il castello illuminato. Nagini era avvolta intorno alle sue spalle. Era posseduto dal gelido, feroce senso di determinazione che precede un assassinio.
Il congedo di Severus Piton (Cap. 30 Harry Potter 7) |
«Non c'È altro modo, Nagini» mormorò, e alzò lo sguardo: l'enorme serpente era sospeso in aria e si muoveva sinuoso dentro lo spazio incantato e protetto creato da Voldemort, una sfera luminosa, trasparente, a metà tra una gabbia scintillante e un terrario. La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7) |
«Sa che cerco gli Horcrux e ha Nagini accanto a sé: è chiaro che devo andare da lui se voglio avvicinarmi a quella bestia...» La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7) |
La stanza era poco illuminata, ma vide Nagini muoversi come una biscia sott'acqua, al sicuro nella sua luminosa bolla incantata, sospesa a mezz'aria. Vide il bordo di un tavolo e una mano bianca dalle lunghe dita che giocherellava con una bacchetta. Poi Piton parlò e il cuore di Harry mancò La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7) |
Piton passò davanti alla fessura e Harry si ritrasse, lo sguardo fisso su Nagini, chiedendosi se esisteva un incantesimo in grado di penetrare la protezione che la circondava, ma non gli venne in mente nulla. Bastava fallire una volta e l'avrebbero scoperto... La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7) |
«Nagini?» Piton era esterrefatto. La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7) |
«Precisamente. Se Lord Voldemort cesserà di mandare Nagini a eseguire i suoi ordini, ma la terrà al sicuro accanto a sé, sotto protezione magica, allora credo che sarà bene dirlo a Harry». La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7) |
«No» mentì Harry con disinvoltura. «Certo che no... è un'altra cosa. Ma devo sparire per un po'. Sai il serpente di Voldemort, Neville? Ha un ser
pente enorme... lo chiama Nagini...» Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7) |
Gli sguardi erano tutti puntati su Voldemort, che era in piedi, a capo chino, la Bacchetta di Sambuco davanti a sé, chiusa tra le sue mani bianche. Sembrava che pregasse, o contasse mentalmente, e a Harry, immobile ai margini della scena, venne l'assurdo pensiero di un bambino che gioca a nascondino. Dietro a Voldemort, come una mostruosa aureola, galleggiava la luminosa gabbia incantata dove si muoveva l'enorme serpente Nagini. Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7) |
Harry sentiva la propria bacchetta contro il torace, ma non fece alcun tentativo per sfoderarla. Sapeva che il serpente era protetto troppo bene, sapeva che se anche fosse riuscito a puntarla contro Nagini, cinquanta maledizioni l'avrebbero colpito. Voldemort e Harry continuavano a guardarsi: Voldemort inclinò appena la testa da un lato, contemplando il ragazzo in piedi davanti a lui, e uno strano sorriso, senza gioia, gli increspò la bocca senza labbra. Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7) |
«Andiamo» ordinò Voldemort. Harry sentì che si muoveva e Hagrid fu costretto a seguirlo. Aprì appena gli occhi e lo vide marciare davanti a loro, con l'enorme serpente Nagini sulle spalle, libero dalla gabbia incantata. Ma Harry non poteva estrarre la bacchetta nascosta sotto gli abiti senza farsi vedere dalla scorta di Mangiamorte nel buio che lentamente sbiadiva... La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7) |
L'urlo fu ancora più terribile perché non aveva mai immaginato che la professoressa McGranitt potesse emettere un simile suono. Udì un'altra donna ridere vicino a lui e capì che Bellatrix si crogiolava nella disperazione della McGranitt. Sbirciò di nuovo per un solo istante e vide la soglia affollarsi: i sopravvissuti alla battaglia uscivano sui gradini a fronteggiare i vincitori e a vedere con i loro occhi che era vero, che Harry era morto. Vide Voldemort, davanti a lui, accarezzare la testa di Nagini con un solo dito bianco. Richiuse gli occhi. La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7) |
Lo scoppio fu come un colpo di cannone e le fiamme dorate che eruppero tra loro, al centro esatto del cerchio che avevano disegnato, segnarono il punto in cui gli incantesimi si scontrarono. Harry vide il lampo verde di Voldemort urtare il proprio incantesimo, vide la Bacchetta di Sambuco vo
lare in alto, scura contro l'alba, roteare come la testa di Nagini contro il soffitto incantato, verso il padrone che non avrebbe ucciso, che finalmente ne entrava in pieno possesso. E Harry, con l'infallibile abilità del Cercatore, la prese al volo con la mano libera mentre Voldemort cadeva all'indietro, le braccia spalancate, le pupille a fessura degli occhi scarlatti che si giravano verso l'alto. Tom Riddle crollò sul pavimento con banale solennità, il corpo fiacco e rattrappito, le mani bianche vuote, il volto da serpente inespressivo e ignaro. Voldemort era morto, ucciso dal rimbalzo della sua stessa maledizione, e Harry fissava, con due bacchette in mano, il guscio vuoto del suo nemico. La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7) |