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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Pozione Polisucco e di Polyjuice Potion


    «No che non lo è» replicò Hermione. «Basterebbe un po’ di Pozione Polisucco».
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    «Eccola qua» disse Hermione emozionata quando ebbe trovato la pagina intitolata La Pozione Polisucco. Era illustrata con disegni di persone colte nell’atto di trasformarsi in qualcun altro. Harry sperò con tutto il cuore che l’artista avesse soltanto immaginato l’espressione di intenso dolore sui loro volti.
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    «Possiamo aggiungere anche questa all’elenco di domande che gli faremo quando avremo preso la Pozione Polisucco» disse Harry appoggiandosi sui cuscini. «Spero che sia meglio di questa roba…»
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    «Dovevamo venire a trovarti, ma abbiamo deciso di cominciare a preparare la Pozione Polisucco» spiegò Ron mentre Harry richiudeva a chiave il gabinetto con una certa difficoltà. «Abbiamo deciso che questo è il posto più sicuro dove nasconderla».
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)

    La seconda settimana di dicembre la McGranitt fece il solito giro per annotare i nomi di quelli che sarebbero rimasti a scuola per Natale. Harry, Ron e Hermione firmarono la lista; avevano sentito dire, infatti, che Malfoy sarebbe rimasto, il che parve un fatto molto sospetto. Le vacanze sarebbero state il momento ideale per servirsi della Pozione Polisucco e cercare di ottenere da lui una confessione.
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)


    Harry non sapeva cosa dire. Pensò a Malfoy che aveva gridato: La prossima volta toccherà a voi, mezzosangue! e alla Pozione Polisucco che bolliva pian piano nel bagno di Mirtilla Malcontenta. Poi pensò alle due volte che aveva udito la voce disincarnata e ricordò le parole di Ron: ‘Udire voci che nessun altro sente non è un buon segno, neanche tra i maghi’. Pensò anche a tutte le dicerie che giravano su di lui e alla sua crescente paura di avere in qualche modo a che fare con Salazar Serpeverde…
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    «Non durerà a lungo» disse Hermione soddisfatta. «La Pozione Polisucco è quasi pronta. Uno di questi giorni gli tireremo fuori la verità».
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    Nessuno, neanche chi era spaventato al pensiero di dover prendere, di lì a poco, la Pozione Polisucco, poté fare a meno di godersi il pranzo di Natale a Hogwarts.
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    Quando Hermione si fu allontanata per controllare ancora una volta la Pozione Polisucco, Ron guardò Harry con aria rassegnata: «Hai mai visto un piano con così tante cose che possono andare storte?»
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    Era vero, anche se era solo perché Harry, Ron e Hermione avevano scoperto nel bagno guasto di Mirtilla il luogo adatto per preparare in segreto la Pozione Polisucco, una miscela proibita che aveva trasformato Harry e Ron in copie viventi di Tiger e Goyle per un’ora, in modo da permettere loro di intrufolarsi nella sala comune di Serpeverde.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    Non aveva mai visto Mirtilla Malcontenta così allegra, a parte il giorno in cui la dose di Pozione Polisucco aveva appioppato a Hermione un muso peloso e la coda di un gatto.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    Harry fissò Piton di rimando, deciso a non batter ciglio né ad assumere un’aria colpevole. In verità non aveva rubato nessuna di quelle due cose. Hermione aveva preso la pelle di Girilacco quando facevano il secondo anno — serviva loro per preparare la Pozione Polisucco — e mentre all’epoca Piton aveva sospettato di Harry, non era mai stato in grado di dimostrarlo. E l’Algabranchia naturalmente l’aveva rubata Dobby.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «Pozione Polisucco, Harry» disse Silente. «Vedi com’è tutto semplice e geniale. Perché Moody non beve mai se non dalla sua fiaschetta, lo sanno tutti. L’impostore, naturalmente, aveva bisogno di tenere a portata di mano il vero Moody, in modo da poter continuare a prepararsi la Pozione. Hai visto i suoi capelli…» Silente gettò uno sguardo al Moody in fondo al baule. «L’impostore glieli ha continuati a tagliare per tutto l’anno, vedi dove sono irregolari? Ma credo che nell’agitazione di questa notte il nostro falso Moody si sia dimenticato di prenderla tanto spesso quanto avrebbe dovuto… allo scoccare dell’ora… ogni ora… vedremo».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    Crouch trasse un profondo respiro tremante, poi prese a parlare in tono piatto e inespressivo. «Mi ha salvato mia madre. Sapeva di stare per morire. Ha convinto mio padre a salvarmi come ultimo desiderio. Lui l’amava come non ha mai amato me. Acconsentì. Vennero a trovarmi. Mi diedero una dose di Pozione Polisucco che conteneva un capello di mia madre. Lei bevve una dose di Pozione Polisucco che conteneva un mio capello. Prendemmo l’uno le sembianze dell’altra».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «Mia madre morì poco dopo ad Azkaban. Fece attenzione a bere la Pozione Polisucco fino alla fine. Fu sepolta col mio nome e le mie sembianze. Tutti credettero che si trattasse di me».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)


    «Fummo io e Codaliscia. Avevamo preparato in anticipo la Pozione Polisucco. Raggiungemmo la sua casa. Moody reagì lottando. Ci fu un’esplosione. Riuscimmo a soggiogarlo appena in tempo. Lo infilammo a forza in un comparto del suo baule magico. Gli prendemmo dei capelli e li aggiungemmo alla Pozione. Io la bevvi e divenni il sosia di Moody. Gli presi la gamba e l’occhio. Fui pronto ad affrontare Arthur Weasley quando venne a sistemare i Babbani che avevano sentito dei rumori. Feci muovere i bidoni della spazzatura nel cortile. Gli dissi che avevo sentito aggirarsi degli estranei, che avevano fatto saltare i bidoni. Poi raccolsi gli abiti di Moody e i Detector Oscuri, li misi nel baule con Moody e partii per Hogwarts. Lo tenni in vita, sotto l’effetto della Maledizione Imperius. Volevo riuscire a interrogarlo. Per sapere del suo passato, imparare le sue abitudini, in modo da poter ingannare anche Silente. Mi servivano anche i suoi capelli per preparare la Pozione Polisucco. Gli altri ingredienti erano facili da trovare. Rubai la pelle di Girilacco dalle cantine. Quando il responsabile delle Pozioni mi trovò nel suo ufficio, dissi che avevo avuto l’ordine di perquisirlo».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «La mappa di Hogwarts di Potter. Potter mi ci ha visto. Una sera Potter mi ha visto rubare altri ingredienti per la Pozione Polisucco dall’ufficio di Piton. Credeva che fossi mio padre, visto che abbiamo lo stesso nome di battesimo. Quella sera ho preso a Potter la mappa. Gli ho detto che mio padre odiava i Maghi Oscuri. Potter ha creduto che mio padre stesse seguendo Piton.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    Il malumore di Hermione durò per la maggior parte del finesettimana, ma per Harry e Ron non fu difficile ignorarla: passarono quasi tutto il tempo a ripassare Pozioni per l’esame di lunedì, quello che Harry temeva di più… e che, ne era sicuro, avrebbe distrutto ogni sua ambizione di diventare Auror. In effetti trovò difficile l’esame scritto, anche se era convinto di aver azzeccato la risposta alla domanda sulla Pozione Polisucco: visto che durante il suo secondo anno a Hogwarts l’aveva bevuta di nascosto, fu in grado di descriverne gli effetti con estrema precisione.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    4. Concordate parole d’ordine con gli amici più stretti e i famigliari in modo da individuare i Mangiamorte che assumessero sembianze altrui tramite la Pozione Polisucco (vedi pagina 2).
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    «È Pozione Polisucco, signore» rispose.
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

    «La Pozione Polisucco. Ha rubato un po’ della Pozione Polisucco che Lumacorno ci ha mostrato alla prima lezione di Pozioni… Non sono svariati studenti che fanno il palo… sono Tiger e Goyle come al solito… sì, tutto torna!» esclamò, balzando in piedi e cominciando a camminare avanti e indietro. «Sono abbastanza stupidi da obbedire a Malfoy senza sapere che cos’ha in mente… e siccome lui non vuole che vengano visti fuori dalla Stanza delle Necessità, li ha convinti a prendere la Polisucco… Quelle due ragazze con cui l’ho visto quando non è venuto alla partita… Ah! Tiger e Goyle!»
La stanza delle necessità (Cap. 21 Harry Potter 6)

    «O qualcuno che sembrava una ragazza o una donna» precisò Harry. «Non dimenticare che c’era un calderone pieno di Pozione Polisucco a Hogwarts. Sappiamo che in parte è stata rubata…»
Sectumsempra (Cap. 24 Harry Potter 6)

   Mundungus non parve particolarmente rassicurato, ma Moody stava già sfilando dal mantello una mezza dozzina di bicchierini grandi come portauova, che distribuì prima di versare in ciascuno una piccola dose di Pozione Polisucco.
I sette Potter (Cap. 4 Harry Potter 7)

   «Tu sei un Mezzogigante» rispose Lupin, guardandolo. «La Pozione Polisucco funziona solo con gli umani».
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   Trekking con i Troll sulla pila dei libri scartati. «Sono giorni che faccio le valigie per essere pronti a partire senza preavviso, il che, per tua informazione, ha implicato l'esercizio di alcune pratiche magiche piuttosto difficili, per non parlare del furto dell'intera scorta di Pozione Polisucco di Malocchio sotto il naso della mamma di Ron.
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)


   Alle tre del pomeriggio seguente Harry, Ron, Fred e George erano nell'orto fuori dall'enorme padiglione bianco, in attesa degli invitati. Harry aveva trangugiato una bella dose di Pozione Polisucco e adesso era la fotocopia di un giovane Babbano coi capelli rossi del villaggio vicino, Ottery St Catchpole, al quale Fred aveva sottratto dei capelli con un Incantesimo di Appello. Il piano era presentarlo come 'il cugino Barny' e sperare che si confondesse nella moltitudine dei parenti Weasley.
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   Era un piccolo, squallido caffÈ aperto ventiquattr'ore su ventiquattro. Un leggero strato di unto ricopriva tutti i tavoli di formica, ma almeno era vuoto. Harry scivolò lungo una panca per primo e Ron gli sedette accanto, di fronte a Hermione, che dava le spalle all'ingresso, e la cosa non le piaceva: si guardava indietro così spesso che sembrava avesse un tic. A Harry non andava giù l'idea di stare fermo; camminare gli aveva dato l'illusione di avere una meta. Sotto il Mantello sentì svanire le ultime tracce della Pozione Polisucco: le mani tornarono della consueta forma e dimensione. Si sfilò gli occhiali di tasca e li inforcò.
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   Andarono a letto tardi, dopo aver trascorso ore a rivedere il piano finché ognuno non fu in grado di recitarlo agli altri parola per parola. Harry, che dormiva nella stanza di Sirius, rimase disteso nel letto illuminando con la bacchetta la vecchia foto di suo padre, Sirius, Lupin e Minus, e borbottò il piano tra sé per altri dieci minuti. Quando spense la luce però non pensava alla Pozione Polisucco, alle Pasticche Vomitose o alla divisa blu della Manutenzione Magica; pensava a Gregorovich, il fabbricante di bacchette, e a quanto ancora poteva sperare di restare nascosto mentre Voldemort gli dava la caccia con tanta determinazione.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   «Vestiti» recitava sottovoce, salutandoli con un cenno nervoso senza smettere di frugare nella borsetta di perline. «Pozione Polisucco... Mantello dell'Invisibilità... Detonatori Abbindolanti... dovreste prenderne un paio per uno, non si sa mai... Pasticche Vomitose, Torrone Sanguinolento, Orecchie Oblunghe...»
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   «Bel colpo» commentò Ron, sbucando da dietro un bidone mentre Harry si sfilava il Mantello dell'Invisibilità. Insieme trascinarono la piccola strega nel corridoio buio che portava dietro le quinte. Hermione le strappò alcuni capelli e li infilò in una fiaschetta di densa Pozione Polisucco recuperata dalla sua pochette di perline. Ron frugò nella borsetta della strega.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   Hermione bevve la Pozione Polisucco, che era di un piacevole color gi rasole, e qualche istante dopo era diventata il doppione di Mafalda Hopkirk. Tolse gli occhiali a Mafalda e li indossò. Harry controllò l'orologio.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   Incontrò Hermione, anche lei carponi, vicino alla testa di Ron. Non appena lo sguardo gli cadde su di lui, tutti gli altri pensieri svanirono: aveva il lato sinistro del corpo completamente coperto di sangue e il suo volto, bianco grigiastro, spiccava contro la terra coperta di foglie. L'effetto della Pozione Polisucco stava svanendo: Ron aveva un aspetto a metà tra Cattermole e se stesso, e i capelli gli diventavano sempre più rossi via via che
Il ladro (Cap. 14 Harry Potter 7)

    «Sì, ma dobbiamo rifletterci bene, Harry». Si raddrizzò e Harry si accorse che la prospettiva di avere di nuovo un piano aveva rinfrancato anche lei. «Dovremo allenarci a Smaterializzarci insieme sotto il Mantello dell'Invisibilità, per cominciare, e forse anche gli Incantesimi di Disillusione ci possono servire, o pensi di andare fino in fondo e usare la Pozione Polisucco? In questo caso dobbiamo rubare dei capelli a qualcuno. Pensandoci bene, credo che sia meglio, Harry: meno siamo riconoscibili e meglio È...»
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)

   Dovevano Materializzarsi nel villaggio di Godric's Hollow col favore dell'oscurità, perciò era tardo pomeriggio quando bevvero la Pozione Polisucco; Harry si trasformò in un Babbano stempiato di mezza età, Hermione nella sua piccola moglie con la faccia da topo. La borsetta di perline che conteneva tutti i loro beni (a parte l'Horcrux, al collo di Harry) era infilata in una tasca interna del cappotto abbottonato di Hermione. Harry calò il Mantello dell'Invisibilità su entrambi, poi presero a vorticare un'altra volta nell'oscurità soffocante.
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)

   Rimasero chiusi per ore di fila nella stanza poco più grande di un armadio. Lentamente i giorni divennero settimane. C'era un problema dietro l'altro da superare, non ultimo il fatto che la loro scorta di Pozione Polisucco si era notevolmente ridotta.
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)


   «Devi suggerire all'Ordine della Fenice» mormorava «di usare dei sosia. Pozione Polisucco. Dei Potter identici. è l'unica soluzione. Dimenticherai che te l'ho suggerito io. La proporrai come idea tua. Chiaro?»
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)