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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Quadri


    Ci fu un pandemonio. I folletti schizzavano in tutte le direzioni come missili. Due di loro afferrarono Neville per le orecchie e lo sollevarono in aria. Molti si fiondarono contro le finestre, innaffiando di vetri rotti quelli dell’ultima fila. Gli altri si impegnarono a distruggere la classe meglio di un rinoceronte infuriato. Afferrarono i calamai e spruzzarono inchiostro dappertutto, ridussero a brandelli libri e fogli di carta, strapparono i Quadri dalle pareti, rovesciarono il cestino della carta, afferrarono borse e libri e li scaraventarono fuori dalle finestre rotte; nel giro di pochi minuti metà della classe si riparava sotto i banchi e Neville oscillava appeso al candelabro sul soffitto.
Gilderoy Allock (Cap. 6 Harry Potter 2)

   Harry stava guardando il quadro. Un grasso pony pomellato grigio si era appena fatto avanti e ora brucava con aria noncurante. Harry era abituato al fatto che i soggetti dei Quadri di Hogwarts si muovessero e uscissero dalle cornici per farsi visita, ma osservarli era sempre un divertimento. Un attimo dopo, un basso, tozzo cavaliere in armatura entrò nel quadro sferragliando, all'inseguimento del pony. A giudicare dalle macchie d'erba sulle ginocchiere di metallo, era appena caduto.
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   «Dobbiamo trovarla» disse Silente. «Professoressa McGranitt, la prego di andare da Mastro Gazza e di dirgli di cercare la Signora Grassa in tutti i Quadri del castello».
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   «Nessuno degli altri Quadri ha accettato il compito» disse Percy. «Hanno paura di quello che è successo alla Signora Grassa. Sir Cadogan è stato l'unico ad avere il coraggio di farsi avanti».
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

    Hagrid indossava il suo migliore (e davvero orrendo) vestito marrone peloso, più una cravatta a Quadri gialli e arancio. Ma non era questo il peggio; evidentemente aveva cercato di domare le sue chiome, usando dosi abbondanti di quella che sembrava morchia. Ora i capelli erano appiattiti in due ciuffi: forse aveva cercato di farsi la coda come Bill, ma aveva scoperto di averne troppi. Il look non gli donava affatto. Per un momento, Hermione strabuzzò gli occhi, poi, decisa a non commentare, disse: «Ehm… dove sono gli Schiopodi?»
Il Calice di Fuoco (Cap. 16 Harry Potter 4)


    Ai piedi delle scale voltò a sinistra e corse verso la porta che Cedric Diggory aveva varcato la notte dopo che il Calice di Fuoco aveva sputato il suo nome e quello di Harry. Harry non l’aveva mai oltrepassata prima. Lui e Ron seguirono Hermione giù per una rampa di scalini di pietra, ma invece di finire in un cupo passaggio sotterraneo come quello che portava alla cantina di Piton, si ritrovarono in un ampio corridoio di pietra, ben illuminato da torce, e decorato da allegri Quadri che raffiguravano soprattutto cibo.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    Harry si guardò attorno più attentamente. La sala, come aveva sospettato osservandola dall’alto, era quasi certamente sottoterra: una segreta, pensò. Vi aleggiava un’atmosfera cupa e inquietante: non c’erano Quadri alle pareti, solo quelle file serrate di panche che si alzavano in ranghi, tutte disposte in modo da godere di una vista indisturbata su quella sedia con le catene sui braccioli.
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    Entrambi assentirono e uscirono di lato dalle cornici, ma invece di riapparire nei Quadri vicini (come succedeva di solito a Hogwarts) non si videro più. Una cornice conteneva ormai soltanto lo sfondo di un tendaggio nero, l’altra una bella poltrona di cuoio. Harry notò che molti altri Presidi sulle pareti, pur russando e sbavando in maniera molto convincente, continuavano a sbirciarlo da sotto le ciglia, e capì chi stava parlando quando avevano bussato.
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    Quella sera i ritratti degli antichi Presidi non stavano sonnecchiando. Erano tutti vigili e seri, lo sguardo fisso su quanto accadeva sotto di loro. Quando Harry entrò, alcuni si spostarono nei Quadri vicini, scambiandosi bisbigli ansiosi.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    Ed ecco che brillanti luci arancioni, sempre più grandi, li circondavano da ogni lato; videro alti palazzi, fiumi di lampioni accesi simili a luminosi occhi di insetto, i riQuadri giallo pallido delle finestre. D’un tratto, o così parve, il marciapiede balzò verso di loro; Harry si aggrappò al Thestral con tutte le sue forze, preparandosi all’impatto, ma l’animale toccò terra con la leggerezza di un’ombra e lui scivolò giù dal suo dorso e scrutò la strada dove il cassone traboccante stava ancora accanto alla malridotta cabina telefonica, entrambi scoloriti dalla piatta luce arancione dei lampioni.
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5)

    Non riusciva a sopportare quella quiete, turbata solo dai rari borbottii o dagli sbuffi di un ritratto addormentato. Se la stanza avesse potuto riflettere le sue emozioni, i Quadri avrebbero urlato di dolore. Andò avanti e indietro nell’ufficio silenzioso, respirando affannosamente, sforzandosi di non pensare. Ma doveva pensare… non c’era scampo…
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    «Vai a parlare con il direttore della Casa delle tue possibilità. L’ho chiesto alla professoressa McGranitt alla fine dell’ultimo Quadrimestre».
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    «Meglio che saliate subito, allora, vi restano solo pochi minuti» li incitò la signora Weasley consultando l’orologio. «Be’, passa un bel Quadrimestre, Ron…»
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    Harry si guardò intorno. Piton aveva già imposto la propria personalità alla stanza; era più buia del solito, con le tende tirate, e illuminata da candele. Nuovi Quadri adornavano le pareti, e molti mostravano persone che soffrivano, esibivano ferite orrende o parti del corpo stranamente deformate. Nessuno parlò mentre prendevano posto, guardando le cruente immagini dense d’ombra.
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

    A metà ottobre ci fu la prima gita del Quadrimestre a Hogsmeade. Harry fu lieto di scoprire che, nonostante le misure di sicurezza sempre più rigide, quelle escursioni fossero ancora permesse: era piacevole uscire dai confini del castello per qualche ora.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)


    «Che paura, il piccolo Voi-Sapete-Chi» sussurrò Ron mentre si sedevano attorno a uno dei ceppi contorti di Pugnacio su cui avrebbero lavorato per tutto il Quadrimestre e cominciavano a infilarsi i guanti protettivi. «Ma continuo a non capire perché Silente ti fa vedere tutte queste cose. Voglio dire, è interessante, ma a cosa serve?»
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    Nel complesso fu uno degli allenamenti peggiori di tutto il Quadrimestre, ma Harry pensò che la sincerità non fosse la politica migliore a pochi giorni dalla partita.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    «Già»disse Harry. Luna stava mostrando il suo solito dono per le verità scomode; non aveva mai incontrato nessuno come lei. «Hai passato un bel Quadrimestre?»
Il voto infrangibile (Cap. 15 Harry Potter 6)

    Il nuovo Quadrimestre cominciò la mattina dopo con una piacevole sorpresa per i ragazzi del sesto anno: durante la notte, nella bacheca della sala comune era stato appeso un grosso cartello.
Un ricordo lumacoso (Cap. 17 Harry Potter 6)

    «Lo sai che cosa penso, Potter?» sussurrò Piton. «Penso che sei un bugiardo e un imbroglione e che meriti una punizione con me tutti i sabati fino alla fine del Quadrimestre. Che cosa ne dici, Potter?»
Sectumsempra (Cap. 24 Harry Potter 6)

    Harry non era sceso per cena; non aveva fame per niente. Aveva appena finito di raccontare a Ron, Hermione e Ginny quello che era successo, anche se pareva che non ce ne fosse un gran bisogno. La notizia era circolata molto in fretta: evidentemente Mirtilla Malcontenta si era presa la briga di sbucare in tutti i bagni del castello a raccontare l’accaduto; Pansy Parkinson era già andata a trovare Malfoy in infermeria, e non aveva perso tempo a diffamare Harry in lungo e in largo, e Piton aveva raccontato ai colleghi l’accaduto con dovizia di particolari; Harry era già stato chiamato fuori dalla sala comune per patire quindici minuti assolutamente spiacevoli in compagnia della professoressa McGranitt, secondo la quale era fortunato a non essere stato espulso e che approvava incondizionatamente la punizione di Piton, tutti i sabati fino alla fine del Quadrimestre.
Sectumsempra (Cap. 24 Harry Potter 6)

    «Certo, e il sabato dopo, e quello dopo ancora» sospirò Harry. «E ha lasciato intendere che, se le scatole non saranno terminate per la fine del Quadrimestre, continueremo il prossimo anno».
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

   La stanza era spaziosa e un tempo doveva essere stata bella. Cerano un grande letto con la testata di legno intagliato, un'alta finestra oscurata da lunghe tende di velluto e un candelabro coperto da uno spesso strato di polvere, con i mozziconi di candela ancora al loro posto, le colate di cera simili a ghiaccio. I Quadri alle pareti e la testata del letto erano coperti di polvere, una ragnatela era tesa tra il candelabro e la cima del grande armadio di legno; Harry si fece avanti e udì uno zampettare di topi disturbati.
Il racconto di Kreacher (Cap. 10 Harry Potter 7)

    cambiato. I ritratti appesi alle pareti erano vuoti. Non un solo preside era rimasto; evidentemente erano corsi tutti via, attraverso i Quadri che tappezzavano il castello, per assistere da vicino agli eventi.
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)