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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Spioscopio e di Sneakoscope


   Harry, questo è uno Spioscopio Tascabile. Se nei dintorni c'è qualcuno di cui non fidarsi, dovrebbe accendersi e cominciare a girare. Bill dice che è robaccia per maghi in vacanza e che non ci si può far conto, perché ieri sera ha continuato ad accendersi per tutta la cena. Ma non si era accorto che Fred e George gli avevano messo degli scarafaggi nella minestra.
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Harry posò lo Spioscopio Tascabile sul comodino, dove rimase fermo, in equilibrio sulla punta, a riflettere le lancette luminose della sveglia. Lo guardò con gioia per qualche secondo, poi prese il pacco portato da Edvige.
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Era una sorta di fischio debole e tintinnante... Cercarono dappertutto nello scompartimento. «Viene dal tuo baule, Harry» disse Ron, alzandosi per raggiungere il bagaglio di Harry sulla reticella. Un momento dopo aveva estratto lo Spioscopio Tascabile dalle cose di Harry. L'oggetto vorticava sul palmo della mano di Ron, scintillando.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Quello è uno Spioscopio?» disse Hermione incuriosita, avvicinandosi per vedere meglio.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Rimettilo nel baule» disse Harry, mentre lo Spioscopio sibilava senza pietà, «o lo sveglieremo».
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)


   Fece un cenno verso il professor Lupin. Ron infilò lo Spioscopio in un paio di vecchi calzini particolarmente orrendi di zio Vernon, che soffocarono il rumore, poi richiuse il baule.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   Il pelo di Grattastinchi si rizzò all'improvviso. Un acuto fischio metallico riempi la stanza. Lo Spioscopio Tascabile era scivolato fuori dai vecchi calzini di zio Vernon e ora vorticava e riluceva sul pavimento.
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   Lo Spioscopio girava e fischiava sulla palma della sua mano. Grattastinchi sibilava e soffiava contro il piccolo strumento.
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   Harry infilò di nuovo lo Spioscopio dentro i calzini e li gettò nel baule. Ora si sentivano solo i gemiti e le imprecazioni di Ron. Crosta era rannicchiato tra le mani del suo padrone. Harry, che non lo vedeva da parecchio,
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

    Sulla sua scrivania c’era quella che sembrava una grossa trottola di vetro incrinato: era uno Spioscopio. Harry lo riconobbe subito perché ne aveva uno anche lui, molto più piccolo di quello di Moody. Su un tavolino nell’angolo c’era un oggetto che sembrava un’antenna televisiva dorata decisamente arzigogolata. L’antenna ronzava. Quello che sembrava uno specchio era appeso alla parete di fronte a Harry, ma non rifletteva la stanza. Sagome in ombra si muovevano al suo interno, nessuna completamente a fuoco.
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)

    «Un Sensore Segreto. Vibra quando capta dissimulazioni e bugie… qui non serve, naturalmente, ci sono troppe interferenze — studenti da tutte le parti che mentono sul perché non hanno fatto i compiti. Ronza da quando sono arrivato. Ho dovuto disattivare lo Spioscopio perché non smetteva mai di fischiare. È molto sensibile, capta segnali nel raggio di un chilometro. Naturalmente è in grado di captare molto più della solita roba da bambini» aggiunse con un brontolio.
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)

    Era una bugia; non aveva comprato proprio niente per Dobby, ma aprì in fretta il baule ed estrasse un paio di calzini appallottolati particolarmente sformati. Erano i più vecchi e i più orrendi che avesse, giallo senape, ed erano appartenuti a zio Vernon. Erano superbitorzoluti perché Harry da un anno li usava per avvolgerci il suo Spioscopio. Estrasse lo Spioscopio e diede i calzini a Dobby, dicendo: «Scusa, mi sono dimenticato di impacchettarli…»
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

   Ora procedette con più cautela. S'inginocchiò di nuovo accanto al baule, frugò nel fondo e, dopo aver recuperato una vecchia spilla che lampeggia va debole i suoi due messaggi, Tifate per Cedric Diggory e Potter fa schifo, uno Spioscopio incrinato e consunto e un medaglione d'oro dentro il quale era stato nascosto un messaggio firmato 'R.A.B.', finalmente scoprì l'oggetto tagliente che l'aveva ferito. Lo riconobbe subito: era un frammento lungo cinque centimetri dello specchio magico che gli aveva regalato il suo padrino scomparso, Sirius. Harry lo posò da un lato e tastò cauto dentro il baule in cerca del resto, ma dell'ultimo dono del suo padrino non restava altro che vetro polverizzato, attaccato allo strato più profondo di detriti come sabbia scintillante.
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   Gli aveva comprato uno Spioscopio nuovo. Gli altri pacchetti contenevano un rasoio incantato da parte di Bill e Fleur («Ah, sì, questo ti garontisce la rasatura più soffisce del mondo» gli assicurò Monsieur Delacour. «Ma devi dirgli chiaramonte sciò che vuoi... altrimonti ti ritrovi con meno peli di quelli che volevi...»), cioccolatini dai Delacour e un'enorme scatola assortita dei più recenti Tiri Vispi Weasley da Fred e George.
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   Con lo Spioscopio che gli aveva regalato Hermione posato al centro del tavolo sotto la tenda, Harry e Hermione passarono il resto della giornata a dividersi il ruolo di sentinelle. Ma lo Spioscopio rimase silenzioso e immobile sulla sua punta. Che fosse a causa degli incantesimi di protezione e Respingi-Babbani sparsi da Hermione tutto attorno, o perché pochi si avventuravano comunque da quelle parti, la loro zona di bosco rimase deserta, eccezion fatta per qualche uccello e scoiattolo. La sera non portò novità: quando alle dieci Harry accese la bacchetta per dare il cambio a Hermione, la scena era ancora deserta, solo pochi pipistrelli svolazzavano alti nell'unica macchia di cielo stellato visibile dalla loro riparata radura.
Il ladro (Cap. 14 Harry Potter 7)


   Tese l'orecchio, concentrato, le mani ancora levate per farli tacere. Poi, sopra il gorgoglio del fiume scuro, udì altre voci. Guardò lo Spioscopio. Era immobile.
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   Harry, che si stava mettendo un golf, si bloccò a metà e guardò lo Spioscopio sul tavolo: era silenzioso e immobile.
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

   Ma Ron tacque, e Harry capì perché. Lo Spioscopio sul tavolo si era acceso e aveva cominciato a girare; udirono voci, sempre più vicine: voci aspre, eccitate. Ron si sfilò di tasca il Deluminatore e lo fece scattare: le luci si spensero.
I Doni della Morte (Cap. 22 Harry Potter 7)