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Ricerca di Winky
«Ma anch’io conosce Dobby, signore!» squitti l’elfa. Si riparava il viso come se la luce l’accecasse, anche se la Tribuna d’onore non era molto illuminata. «Mi chiamo Winky, signore… e il signore…» i suoi occhi marrone scuro diventarono grandi come piattini mentre si posavano sulla cicatrice di Harry, «il signore è certo Harry Potter!»
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4) |
«Ah, signore» disse Winky scuotendo la testa, «ah, signore, non voglio mancare di rispetto, signore, ma io non è sicura che Harry Potter ha fatto un favore a Dobby, signore, quando l’ha liberato».
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4) |
«La libertà gli sta dando alla testa, signore» disse Winky malinconica. «Gli fa venire idee strane sulla sua posizione, signore. Non riesce a trovare un altro lavoro».
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4) |
Winky abbassò la voce di una mezza ottava e sussurrò: «Vuole farsi pagare per il suo lavoro, signore».
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4) |
Winky parve inorridire all’idea, e riparò di nuovo la faccia dietro le mani.
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4) |
«Gli elfi domestici non dovrebbe divertirsi, Harry Potter» disse Winky in tono deciso da dietro le mani. «Gli elfi domestici fa quello che gli dici. A me non piace affatto le altezze, Harry Potter…» lanciò un’occhiata oltre il bordo della tribuna e deglutì, «… ma il padrone mi manda alla Tribuna d’onore e io viene, signore».
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4) |
«Padrone… padrone vuole che gli tengo il posto, Harry Potter, ha tanto da fare» disse Winky, piegando la testa verso il posto vuoto al suo fianco. «Winky vorrebbe essere di ritorno nella tenda del padrone, Harry Potter, ma Winky fa quello che le dici, Winky è una brava elfa domestica».
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4) |
Un fruscio li fece sobbalzare tutti e tre. Winky l’elfa domestica si stava aprendo la strada in un mucchio di cespugli lì vicino. Si muoveva in modo singolare, apparentemente con grande difficoltà; era come se una mano invisibile cercasse di trattenerla.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«C’è cattivi maghi in giro!» squittì follemente, mentre si chinava in avanti e si sforzava di continuare a correre. «Gente in alto, in alto per aria! Winky si toglie di torno!»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Be’, gli elfi sono contenti cosi, vero?» disse Ron. «Hai sentito la vecchia Winky alla partita… “Gli elfi di casa non devono divertirsi”… E questo che le piace, farsi comandare a bacchetta…»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Sentirono dei rametti spezzarsi, il fruscio delle foglie, e poi passi scricchiolanti mentre il signor Diggory ricompariva da dietro gli alberi. Tra le braccia reggeva una figuretta abbandonata. Harry riconobbe subito lo strofinaccio. Era Winky.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Crouch non si mosse né parlò mentre Diggory deponeva l’elfa a terra, ai suoi piedi. Tutti i maghi del Ministero lo fissavano: per qualche istante Crouch rimase esterrefatto, gli occhi lampeggianti nel viso pallido puntati su Winky. Poi parve rianimarsi.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Oltrepassò in fretta Diggory e si avviò nel punto in cui quest’ultimo aveva trovato Winky.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Imbarazzante» disse Diggory cupo, guardando il corpo privo di sensi di Winky. «L’elfa domestica di Barty Crouch… voglio dire…»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Il Marchio Nero!» disse ansante, quasi inciampando in Winky mentre si voltava verso i colleghi con aria interrogativa. «Chi è stato? Li avete presi? Barty! Che cosa sta succedendo?»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Dove sei stato, Barty?» disse Bagman. «Perché non eri alla partita? La tua elfa ti aveva anche tenuto il posto… Per tutti i gargoyle!» Bagman aveva appena notato Winky distesa ai suoi piedi. «Che cosa è successo a lei?»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
All’improvviso un barlume di comprensione balenò sul faccione tondo e lucente di Bagman; guardò in su il teschio, giù verso Winky e poi Crouch.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«No!» disse. «Winky? Evocare il Marchio Nero? Non saprebbe come fare! Tanto per cominciare le servirebbe una bacchetta!»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Crouch non diede segno di aver sentito Diggory, ma Diggory parve prendere il suo silenzio per assenso. Levò la bacchetta, la puntò su Winky e disse «Innerva!»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Winky si mosse debolmente. I suoi occhioni marroni si aprirono e sbatté più volte le palpebre, perplessa. Sotto gli occhi dei maghi silenziosi, si levò a sedere tremando. Vide i piedi del signor Diggory e lentamente, esitante, alzò gli occhi per guardarlo; poi, ancor più lentamente, guardò su in cielo. Harry vide il teschio galleggiante riflesso due volte nei suoi enormi occhi vitrei. L’elfa trattenne il respiro, lanciò uno sguardo terrorizzato alla radura affollata e scoppiò in singhiozzi disperati.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Winky cominciò a oscillare avanti e indietro, il respiro rotto e affannoso. A Harry ricordò Dobby nei suoi momenti di terrorizzata disobbedienza.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«I-i-io non l’ha fatto, signore!» esalò Winky. «Io non sa come si fa, signore!»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Insomma» disse Diggory, lo sguardo più duro mentre tornava a fissare Winky che cercava di rannicchiarsi ai suoi piedi. «Hai trovato questa bacchetta, eh, elfa? E l’hai raccolta e hai pensato di divertirti un po’, eh?»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Io non fa magie con quella, signore!» squittì Winky mentre le lacrime le scorrevano ai lati del naso bitorzoluto e schiacciato. «Io l’ha… io l’ha… io l’ha solo raccolta, signore! Io non fa il Marchio Nero, signore, io non sa come si fa!»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Non è stata lei!» intervenne Hermione. Parlare davanti a tutti quei maghi del Ministero la rendeva nervosa, ma proseguì con decisione. «Winky ha una vocetta stridula e la voce che abbiamo sentito scagliare l’incantesimo era molto più profonda!» Si rivolse a Harry e Ron, cercando il loro sostegno. «Non sembrava affatto Winky, vero?»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Winky tremò e scosse la testa affannosamente, le orecchie svolazzanti, mentre Diggory alzava di nuovo la sua bacchetta e ne puntava l’estremità contro quella di Harry.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Deletrius!» gridò Diggory, e il teschio nebuloso svanì in un fil di fumo. «Allora» disse con una sorta di selvaggio trionfo, guardando giù verso Winky che era ancora scossa da tremiti convulsi.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Precisamente, Amos» disse il signor Weasley. «Potrebbe averlo imparato ovunque… Winky?» disse all’elfa in tono gentile, ma lei si ritrasse come se anche lui le stesse urlando contro. «Dove hai trovato esattamente la bacchetta di Harry?»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Winky torceva con tanta veemenza l’orlo del suo strofinaccio che questo le si stava sfilacciando tra le dita.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Visto, Amos?» disse il signor Weasley. «Chiunque abbia richiamato il Marchio avrebbe potuto Smaterializzarsi appena commesso il fatto, lasciando la bacchetta di Harry. Mossa astuta, non usare la propria, cosa che avrebbe potuto tradirlo. E la nostra Winky ha avuto la sfortuna di trovare la bacchetta qualche attimo dopo e di raccoglierla».
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Winky prese a tremare più forte che mai. I suoi occhioni scattarono da Diggory a Ludo Bagman e tornarono da Crouch.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Amos» disse il signor Crouch seccamente, «sono pienamente consapevole che nell’ordinario corso degli eventi lei dovrebbe portare Winky al suo Ufficio per interrogarla. Ma le chiedo di lasciarla a me».
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«P-p-padrone…» Winky balbettò guardandolo, gli occhi traboccanti di lacrime. «P-p-padrone, t-t-ti prego…»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Crouch la fissò di rimando, il volto indurito, ogni ruga incisa più profondamente. Non c’era pietà nel suo sguardo. «Questa sera Winky si è comportata in un modo che non avrei mai creduto possibile» disse lentamente. «Le avevo detto di restare nella tenda. Le avevo detto di restarci mentre uscivo a sistemare la faccenda. E ora scopro che mi ha disubbidito. Questo vuol dire vestiti».
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«No!» gemette Winky, prostrandosi ai piedi del signor Crouch. «No, padrone! Vestiti no, vestiti no!»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Harry sapeva che l’unico modo per liberare un elfo domestico era donargli capi d’abbigliamento. Era penoso vedere Winky tormentare il suo strofinaccio mentre singhiozzava ai piedi di Crouch.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
Winky piangeva così forte che i suoi singhiozzi echeggiavano per tutta la radura.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Che cosa accadrà a Winky?» chiese, non appena furono usciti dalla radura.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4) |
«Crouch è molto fortunato che Rita non abbia scoperto la faccenda di Winky» disse il signor Weasley irritato. «La sua elfa domestica sorpresa con la bacchetta con cui è stato evocato il Marchio Nero sarebbe roba da prima pagina per una settimana».
Caos al Ministero (Cap. 10 Harry Potter 4) |
«Della sua schiava, vorrai dire!» esclamò Hermione mentre la sua voce saliva di tono. «Perché non l’ha pagata, Winky, vero?»
Caos al Ministero (Cap. 10 Harry Potter 4) |
«Dobby è venuto a lavorare a Hogwarts, signore!» strillò Dobby eccitato. «Il professor Silente ha trovato un lavoro a Dobby e a Winky, signore!»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Winky?» disse Harry. «Anche lei è qui?»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Winky, signore!» disse. Winky era seduta su uno sgabello vicino al fuoco. A differenza di Dobby, evidentemente non era andata in cerca di vestiti particolari. Indossava un grazioso completino e un cappellino blu coordinato, con dei buchi per far posto alle sue grandi orecchie. Comunque, mentre ciascun pezzo della stravagante collezione di abiti di Dobby era così pulito e ben tenuto che sembrava nuovo di zecca, era chiaro che Winky non si prendeva affatto cura dei suoi vestiti. C’erano macchie di minestra sulla camicetta e una bruciatura sulla gonna.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Ciao, Winky» la salutò Harry.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
Le labbra di Winky tremarono. Poi l’elfa scoppiò in lacrime, che zampillarono dai suoi grandi occhi marroni e le bagnarono gli abiti, proprio come alla Coppa del Mondo di Quidditch.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Oh, santo cielo» disse Hermione. Lei e Ron avevano seguito Harry e Dobby all’altro capo della cucina. «Winky, non piangere, ti prego, non…»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
Ma Winky gemette più forte che mai. Dobby sorrise a Harry.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Harry Potter gradisce una tazza di tè?» squittì ad alta voce, sovrastando i singhiozzi di Winky.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
A queste parole, Winky gemette ancora più forte, mentre il naso a pomodoro schiacciato le colava abbondantemente, ma lei non faceva niente per arginare il flusso.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
Gli elfi domestici di Hogwarts avevano cominciato a tenersi a distanza da Dobby, come se avesse una malattia contagiosa. Winky rimase dov’era, anche se il volume del suo pianto si alzò decisamente.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«E poi, Harry Potter, Dobby va a trovare Winky, e scopre che anche Winky è stata liberata, signore!» disse Dobby incantato.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
A questo punto, Winky si gettò dallo sgabello su cui era seduta e piombò lunga distesa a faccia in giù sui lastroni di pietra, picchiando i piccoli pugni per terra e ululando di dolore. Hermione si chinò accanto a lei e cercò di consolarla, ma niente di ciò che disse riuscì a fare la minima differenza.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
Dobby riprese il suo racconto, urlando per sovrastare gli strilli di Winky. «E poi a Dobby è venuta l’idea, Harry Potter, signore! “Perché Dobby e Winky non trovano lavoro insieme?” dice Dobby. “Dove c’è abbastanza lavoro per due elfi domestici?” dice Winky. E Dobby pensa, e poi gli viene in mente, signore! A Hogwarts! Così Dobby e Winky sono venuti a trovare il professor Silente, signore, e il professor Silente ci ha presi!»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Non è molto!» gridò Hermione indignata dal pavimento, sovrastando gli urli e il picchiar di pugni di Winky.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«E tu, Winky? Quanto ti paga il professor Silente?» chiese Hermione gentilmente.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
Se aveva pensato che questo avrebbe rincuorato Winky, si sbagliava di grosso. Winky in effetti smise di piangere, ma quando si alzò a sedere guardò torva Hermione con gli enormi occhi marroni, il viso completamente bagnato e d’un tratto furibondo.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Winky è un’elfa caduta in disgrazia, ma Winky non si fa ancora pagare!» strillò. «Winky non è caduta così in basso! Winky si vergogna di essere stata liberata, come è giusto che sia!»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Si vergogna?» ripeté Hermione senza capire. «Ma… Winky, andiamo! È il signor Crouch che dovrebbe vergognarsi, non tu! Tu non hai fatto niente di sbagliato, lui è stato davvero orribile con te…»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
Ma a queste parole, Winky si picchiò le mani sui buchi nel cappello, schiacciandosi le orecchie in modo da non riuscire a sentire una parola, e strillò: «Tu non deve insultare il mio padrone, signorina! Tu non insulta signor Crouch! Signor Crouch è un bravo mago, signorina! Signor Crouch fa bene a licenziare cattiva Winky!»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Winky ha qualche difficoltà ad adattarsi, Harry Potter» squittì Dobby in tono confidenziale. «Winky dimentica che non è più legata al signor Crouch; adesso può dire quello che pensa, ma non vuole farlo».
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Allenamento!» squittì Winky furiosa. «Tu dovrebbe vergognarti, Dobby, di parlare così dei tuoi padroni!»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Loro non è più i miei padroni, Winky!» esclamò Dobby in tono di sfida. «A Dobby non importa più di quello che loro pensa!»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Oh, tu è un elfo cattivo, Dobby!» gemette Winky mentre le lacrime riprendevano a scorrerle sul viso. «Il mio povero signor Crouch, che cosa farà senza Winky? Ha bisogno di me, ha bisogno del mio aiuto! Io ha curato i Crouch per tutta la vita, e mia madre l’ha fatto prima di me, e la mia nonna prima di lei… oh, che cosa direbbe loro due se sapesse che Winky è stata liberata? Oh, che vergogna, che vergogna!» Seppellì di nuovo il viso nella gonna e ululò.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Winky» intervenne Hermione con fermezza, «sono sicura che il signor Crouch se la cava benissimo senza di te. L’abbiamo incontrato, sai…»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«I signori ha visto il mio padrone?» esclamò Winky senza fiato, alzando la faccia striata di lacrime dalla gonna e fissando Hermione. «I signori l’ha visto a Hogwarts?»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Viene anche il signor Bagman?» squittì Winky, e con gran sorpresa di Harry (e anche di Ron e di Hermione, a giudicare dalle loro espressioni), parve di nuovo arrabbiata. «Il signor Bagman è un mago cattivo! Un mago tanto cattivo! Al mio padrone non piace, oh no, neanche un po’!»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Oh sì» rispose Winky, e annuì furiosamente. «Il mio padrone dice delle cose a Winky! Ma Winky non le ripete… Winky… Winky custodisce i segreti del suo padrone…»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
Si sciolse di nuovo in lacrime; la sentirono singhiozzare nella gonna: «Povero padrone, povero padrone, niente più Winky che lo aiuta!»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«Speriamo che non facciano troppo caso a Winky» disse Harry.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4) |
«A te non piace Crouch per via di quell’elfa, Winky» disse Ron, e spedì un cuscino contro la finestra.
La Seconda Prova (Cap. 26 Harry Potter 4) |
«Ha quel che si meritava per aver licenziato Winky, no?» disse Hermione freddamente. Accarezzava Fierobecco, impegnato a sgranocchiare le ossa di pollo avanzate da Sirius. «Scommetto che adesso gli dispiace… scommetto che sente la differenza adesso che lei non è là a prendersi cura di lui». Ron le scoccò un’occhiata cupa.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4) |
«Sì, alla Coppa del Mondo di Quidditch» disse Harry, e si lanciò nel resoconto della comparsa del Marchio Nero, e del ritrovamento di Winky con la sua bacchetta stretta in mano, e dell’ira di Crouch.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4) |
«Winky non ha rubato la bacchetta!» disse Hermione con voce acuta.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4) |
«È più facile che sia stato lui che non Winky» replicò Hermione ostinata.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4) |
Cadde un lungo silenzio. Harry stava pensando agli occhi sporgenti di Crouch che fissava la sua elfa domestica disobbediente nel bosco alla Coppa del Mondo di Quidditch. Forse per quello Crouch aveva reagito in modo tanto spropositato al ritrovamento di Winky sotto il Marchio Nero: aveva fatto riaffiorare in lui ricordi del figlio, e del vecchio scandalo, e della sua caduta in disgrazia al Ministero.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4) |
«Dobby, dov’è Winky?» chiese Hermione, guardandosi attorno.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Winky è laggiù vicino al fuoco, signorina» disse Dobby piano, le orecchie un po’ afflosciate.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
Anche Harry guardò verso il focolare. Winky era seduta sullo stesso sgabello dell’ultima volta, ma si era tanto trascurata che sulle prime non si riusciva a distinguerla dai mattoni anneriti dal fumo che le facevano da sfondo. I suoi abiti erano strappati e sudici. Brandiva una bottiglia di Burrobirra e oscillava sullo sgabello, fissando il fuoco. Mentre la guardavano, singhiozzò sonoramente.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Adesso Winky ne butta giù sei bottiglie al giorno» sussurrò Dobby a Harry.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
Winky singhiozzò di nuovo. Gli elfi che avevano portato i bignè le scoccarono sguardi di disapprovazione mentre tornavano al lavoro.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Winky si strugge, Harry Potter» mormorò Dobby in tono triste. «Winky vuole andare a casa. Winky crede ancora che il signor Crouch è il suo padrone, signore, e niente di quello che dice Dobby la convincerà che il professor Silente è il suo padrone adesso».
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Ehi, Winky» disse Harry, colto da un’improvvisa ispirazione, avvicinandosi e chinandosi per parlarle, «non sai che cos’ha in mente il signor Crouch, per caso? Perché ha smesso di venire a fare il giudice al Torneo Tremaghi».
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
Gli occhi di Winky s’illuminarono. Le sue enormi pupille si fermarono su Harry. Si dondolò ancora un pochino e poi disse: «P-padrone ha smesso — hic — di venire?»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
Winky si dondolò ancora un po’, fissando confusamente Harry. «Padrone — hic — malato?»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Padrone ha bisogno della sua — hic — Winky!» piagnucolò l’elfa. «Padrone non può — hic — farcela — hic — tutto solo…»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Altre persone riescono a fare i lavori di casa da soli, sai, Winky» disse severamente Hermione.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Winky — hic — non fa solo — hic — i lavori di casa per il signor Crouch!» strillò l’elfa indignata, dondolandosi più forte che mai e versando la Burrobirra sulla camicia già coperta di macchie. «Padrone affida — hic — a Winky — hic — il più importante — hic — il più segreto…»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
Ma Winky scosse violentemente la testa, rovesciandosi addosso dell’altra Burrobirra.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Winky tiene — hic — i segreti del suo padrone» disse in tono riottoso, oscillando forte e guardando Harry in cagnesco con gli occhi strabici. «Tu sta — hic — ficcando il naso, tu sta».
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Winky non deve parlare così a Harry Potter!» disse Dobby adirato. «Harry Potter è coraggioso e nobile e Harry Potter non è un impiccione!»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Lui ficca il naso — hic — nelle cose segrete e private — hic — del mio padrone — hic — Winky è una brava elfa domestica — Winky tiene la bocca chiusa — hic — la gente cerca di — hic — impicciarsi — hic…» Le palpebre di Winky si abbassarono e all’improvviso, senza preavviso, l’elfa scivolò giù dallo sgabello nel focolare, russando forte. La bottiglia vuota di Burrobirra rotolò via sul pavimento di pietra.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
Una mezza dozzina di elfi si avvicinarono di corsa, disgustati. Uno di loro raccolse la bottiglia, gli altri coprirono Winky con un’ampia tovaglia a quadretti e ne rimboccarono bene i capi, nascondendola alla vista.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Noi è costernati che voi ha dovuto vedere questo, signori e signorina!» squitti un elfo lì accanto, scuotendo la testa vergognoso. «Noi spera che voi non ci giudica tutti da come si comporta Winky, signori e signorina!»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Grazie per i calzini, Harry Potter!» gridò Dobby depresso. Stava in piedi presso il fuoco, vicino alla tovaglia bitorzoluta che era Winky.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Non potevi tenere la bocca chiusa, eh, Hermione?» disse Ron arrabbiato mentre la porta della cucina sbatteva alle loro spalle. «Ora non vorranno più che andiamo a trovarli! Potevamo cercare di scoprire da Winky qualcosa di più sul signor Crouch!»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4) |
«Non mi preoccupo di lei» disse Hermione alle sue ginocchia. «Sto solo pensando… ricordate quello che mi ha detto ai Tre Manici di Scopa? “So cose a proposito di Ludo Bagman che vi farebbero arricciare i capelli”. È a questo che alludeva, no? Ha fatto la cronaca del suo processo, sapeva che aveva passato delle informazioni ai Mangiamorte. E anche Winky, ricordate… “Il signor Bagman è un mago cattivo”. Il signor Crouch dev’essere stato furente che se la sia cavata, deve averne parlato a casa».
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4) |
«Severus, per favore, portami la Pozione della Verità più potente che possiedi, e poi scendi in cucina e porta qui l’elfa domestica di nome Winky. Minerva, gentilmente vai alla capanna di Hagrid, dove troverai un grosso cane nero nell’orto delle zucche. Porta il cane nel mio ufficio, digli che lo raggiungerò tra poco, poi torna qui».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
Nel corridoio si udirono passi affrettati. Piton entrò con Winky alle calcagna. La professoressa McGranitt era dietro di loro.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
Sporca e scarmigliata, Winky sbirciò da dietro le gambe di Piton. La sua bocca si spalancò e l’elfa emise uno strillo penetrante. «Padron Barty, padron Barty, che cosa fa tu qui?»
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«È solo Schiantato, Winky» disse Silente. «Fatti da parte, per favore. Severus, hai portato la pozione?»
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
Piton consegnò a Silente una bottiglietta di vetro colma di un liquido trasparente: il Veritaserum col quale aveva minacciato Harry in classe. Silente si alzò, si chinò sull’uomo a terra e lo mise a sedere contro il muro dietro l’Avversaspecchio, dal quale le sagome riflesse di Silente, Piton e della McGranitt continuavano a scrutarli, cupe. Winky rimase in ginocchio, tremante, le mani sul viso. Silente aprì a forza la bocca dell’uomo e vi lasciò cadere tre gocce. Poi gli puntò la bacchetta contro il petto e disse: «Innerva».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
Winky scuoteva il capo, tremante. «Non dire altro, padron Barty, non dire altro, tu mette tuo padre nei guai!»
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«Padron Barty, padron Barty» disse Winky singhiozzando attraverso le dita. «Tu non deve dirglielo, noi finisce nei guai…»
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«Sì» rispose Crouch, sbattendo di nuovo le palpebre. «Una strega dell’ufficio di mio padre. Bertha Jorkins. Venne da noi con dei documenti da far firmare a mio padre. Lui non era in casa. Winky la fece entrare e tornò in cucina, da me. Ma Bertha Jorkins la sentì parlare con me. Venne a vedere. Ascoltò abbastanza da indovinare chi si nascondeva sotto il Mantello dell’Invisibilità. Mio padre tornò. Lei lo affrontò. Lui le scagliò un potente Incantesimo della Memoria per farle dimenticare ciò che aveva scoperto. Troppo potente. Disse che le aveva danneggiato per sempre la memoria».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«Perché lei è venuta a ficcare il naso negli affari privati del mio padrone?» disse Winky tra i singhiozzi. «Perché non ci ha lasciati stare?»
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«Fu Winky a convincere mio padre» rispose Crouch, con la stessa voce monotona. «Le ci vollero mesi a persuaderlo. Erano anni che non uscivo di casa. Avevo amato il Quidditch. Lo lasci andare, gli disse. Porterà il Mantello dell’Invisibilità. Può vedere la partita. Gli lasci respirare un po’ d’aria fresca una volta tanto. Disse che mia madre avrebbe approvato. Disse a mio padre che mia madre era morta per darmi la libertà. Non mi aveva salvato per infliggermi una vita di prigionia. Alla fine lui accettò.
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«Fu tutto studiato con la massima cura. Mio padre scortò me e Winky su in Tribuna d’Onore molto presto. Winky doveva dire che stava tenendo il posto a mio padre. Io dovevo star lì seduto, invisibile. Quando tutti fossero scesi dalle tribune, sarebbe toccato a noi. Winky sarebbe stata sola, in apparenza. Nessuno l’avrebbe mai saputo.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«Ma Winky non sapeva che stavo diventando più forte. Cominciavo a contrastare l’Incantesimo Imperius di mio padre. A volte ero di nuovo me stesso, quasi. C’erano brevi periodi in cui mi pareva di sfuggire al suo controllo. Accadde lassù, in Tribuna d’Onore. Fu come svegliarsi da un sonno profondo. Mi ritrovai in pubblico, nel bel mezzo della partita, e vidi una bacchetta spuntare dalla tasca di un ragazzo davanti a me. Non avevo il permesso di tenere una bacchetta da prima di Azkaban. La rubai. Winky non se ne accorse. Winky ha paura delle alte quote. Aveva il viso nascosto».
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«Padron Barty, cattivo!» sussurrò Winky, mentre le lacrime le scorrevano tra le dita.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«Tornammo alla tenda» disse Crouch. «Poi li sentimmo. Sentimmo i Mangiamorte. Quelli che non erano mai stati ad Azkaban. Quelli che non avevano mai sofferto per il mio padrone. Gli avevano voltato le spalle. Non erano finiti in schiavitù come me. Erano liberi di andare a cercarlo, ma non lo fecero. Si limitavano a prendersi gioco dei Babbani. Il rumore delle loro voci mi svegliò. La mia mente non era cosi limpida da anni. Ero furioso. Avevo la bacchetta. Volevo aggredirli per la loro infedeltà al mio padrone. Mio padre era uscito dalla tenda, era andato a liberare i Babbani. Winky ebbe paura, vedendomi così arrabbiato. Usò la magia in suo potere per tenermi legato a lei. Mi fece uscire dalla tenda, mi spinse nella foresta, lontano dai Mangiamorte. Io cercai di trattenerla. Volevo tornare al campeggio. Volevo mostrare a quei Mangiamorte che cos’era la vera fedeltà al Signore Oscuro, e punirli per il loro tradimento. Usai la bacchetta rubata per scagliare in cielo il Marchio Nero.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«Giunsero i maghi del Ministero. Scagliarono Schiantesimi ovunque. Uno attraversò gli alberi e raggiunse me e Winky. Il legame che ci univa fu spezzato. Fummo entrambi Schiantati.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«Quando Winky venne scoperta, mio padre capì che dovevo essere nei dintorni. Frugò nei cespugli attorno a dove era stata ritrovata, e sentì che giacevo li. Attese che gli altri membri del Ministero si allontanassero dalla foresta. Mi pose di nuovo sotto l’Incantesimo Imperius, e mi portò a casa. Licenziò Winky. Lo aveva deluso. Aveva permesso che mi impossessassi di una bacchetta. Mi aveva quasi lasciato fuggire».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
Winky emise un gemito disperato.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
Il sorriso si diffuse sul volto di Crouch, come se stesse rievocando il ricordo più bello della sua vita. Attraverso le dita di Winky si vedevano i suoi occhi marroni impietriti. Sembrava troppo sconvolta per parlare.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«Noooo!» gemette Winky. «Padron Barty, padron Barty, che cosa dice?»
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
Calò un totale silenzio, rotto solo dai singhiozzi irrefrenabili di Winky.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
Il sorriso folle gli illuminò di nuovo il viso, e la testa gli ricadde sulla spalla mentre Winky ululava e singhiozzava al suo fianco. Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4) |
«Poppy» disse Silente a Madama Chips, «saresti così gentile da scendere nell’ufficio del professor Moody? Credo che troverai un’elfa domestica di nome Winky in uno stato di profonda prostrazione. Fai quello che puoi per lei, e riaccompagnala in cucina. Credo che Dobby si occuperà di lei».
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4) |
«Oh no, signore» rispose allegramente Dobby. «Dobby ne ha prese anche per Winky, signore».
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5) |
«Giusto, come sta Winky?» domandò Harry.
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5) |
«Winky beve ancora tanto, signore» disse malinconico, abbassando gli enormi occhi verdi, grandi come palle da tennis. «Ancora non vuole vestiti, Harry Potter. E nemmeno gli altri elfi domestici. Nessuno di loro pulirà più la Torre di Grifondoro, con tutti i berretti e calzini nascosti ovunque, per loro è un insulto, signore. Dobby fa tutto da solo, signore, ma a Dobby non importa, perché lui spera sempre di incontrare Harry Potter e stanotte è successo!» Dobby fece un altro profondo inchino. «Ma Harry Potter non sembra felice» proseguì, raddrizzandosi e guardandolo timidamente. «Dobby lo ha sentito mormorare nel sonno. Harry Potter stava facendo un brutto sogno?»
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5) |
«Perché è una stanza dove si può entrare» disse Dobby serio, «solo se c’è veramente bisogno. A volte c’è, a volte no, ma quando appare ha sempre tutto quello che serve a chi la cerca. Dobby l’ha usata, signore» continuò l’elfo, calando le orecchie con aria colpevole, «quando Winky era molto ubriaca; l’ha nascosta nella Stanza delle Necessità e ha trovato antidoti alla Burrobirra, un bel lettino da elfo per farla dormire, signore… e Dobby sa che il signor Gazza ci trova i detersivi quando li sta finendo, signore, e…»
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5) |