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Ricerca di Zacharias Smith e di Smith, Zacharias
«Zacharias Smith» rispose il ragazzo, «e credo che abbiamo il diritto di sapere con precisione come fa Potter a dire che Voi-Sapete-Chi è tornato».
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5) |
«Se sei venuto per sapere che cosa succede quando Voldemort uccide qualcuno, non posso aiutarti» rispose Harry. La sua collera, sempre pronta ad affiorare in quei giorni, stava montando di nuovo. Non staccò gli occhi dal volto aggressivo di Zacharias Smith, ed era ben deciso a non guardare Cho. «Non voglio parlare di Cedric Diggory, va bene? Quindi se è per questo che siete qui, potete anche andarvene»
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5) |
Scoccò un’occhiata rabbiosa a Hermione: era tutta colpa sua; era stata lei a decidere di metterlo in mostra come una specie di fenomeno e ovviamente tutti erano corsi a sentire la sua storia assurda. Ma nessuno si alzò, nemmeno Zacharias Smith, anche se continuò a fissare Harry.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5) |
«Stai cercando di svicolare?» chiese Zacharias Smith.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5) |
«E neanche con i nostri» aggiunse Zacharias Smith.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5) |
«Zacharias Smith!» esclamò d’un tratto Ron, battendo il pugno contro il palmo della mano. «Oppure… secondo me anche quel Michael Corner, ha uno sguardo sfuggente…»
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5) |
Tutti alzarono la mano, compreso Zacharias Smith, che però lo fece senza entusiasmo.
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5) |
«Oh, per favore» disse Zacharias Smith, alzando gli occhi al cielo e incrociando le braccia. «Non credo che l’Expelliarmus ci aiuterà contro Tu-Sai-Chi, non ti pare?»
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5) |
Harry si spostò al centro della stanza. A Zacharias Smith stava succedendo qualcosa di molto strano. Ogni volta che cercava di disarmare Anthony Goldstein, era la sua bacchetta a volargli via di mano, eppure Anthony non sembrava aver aperto bocca. Harry non dovette cercare lontano per risolvere il mistero: Fred e George erano a qualche metro da Smith e gli puntavano la bacchetta alle spalle, a turno.
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5) |
«Non male» disse Harry, «ma si può senz’altro migliorare». Zacharias Smith lo guardò accigliato. «Riproviamo».
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5) |
«Non facciamo nulla di nuovo?» brontolò Zacharias Smith, con un bisbiglio che si udì benissimo. «Se l’avessi saputo non sarei venuto».
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5) |
«Tu prendi ripetizioni?» gli chiese Zacharias Smith in tono sdegnoso, dopo averlo incastrato nella Sala d’Ingresso alla fine del pranzo. «Santo cielo, devi essere un disastro. Piton di solito non dà ripetizioni, se non sbaglio».
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5) |
Era felice di vedere che tutti, compreso Zacharias Smith, lavoravano ancora più intensamente da quando sapevano che c’erano altri dieci Mangiamorte in libertà, ma in nessuno il miglioramento fu vistoso quanto in Neville. La fuga degli aggressori dei suoi genitori aveva provocato in lui una strana trasformazione, a dire il vero un po’ inquietante. Non una volta aveva accennato all’incontro con Harry, Ron e Hermione nel reparto riservato del San Mungo e, seguendo il suo esempio, anche loro non ne avevano parlato. E non aveva detto una parola sull’evasione di Bellatrix e dei suoi amici torturatori. In effetti, Neville non diceva quasi più niente durante le riunioni dell’ES, ma si dedicava senza posa a ogni incantesimo e contromaledizione che Harry spiegava, il viso paffuto contratto per la concentrazione, indifferente alle ferite e agli incidenti, lavorando più duro degli altri. Migliorava così in fretta che dava quasi ai nervi, e quando Harry insegnò loro il Sortilegio Scudo (per riflettere fatture minori in modo che rimbalzassero contro l’assalitore) solo Hermione s’impadronì dell’incantesimo prima di Neville.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5) |
«Non so nemmeno se ho voglia di vederla, questa partita. Se Zacharias Smith ci batte, potrei essere costretto a uccidermi».
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5) |
La cosa migliore della partita fu che era stata breve; gli spettatori di Grifondoro avevano dovuto patire solo ventidue minuti. Difficile dire qual era stato il momento peggiore: secondo Harry era una dura lotta tra la quattordicesima parata sbagliata da Ron, Sloper che mancava un Bolide ma sferrava una mazzata sui denti ad Angelina, e Kirke che cadeva all’indietro dalla scopa, strillando, mentre Zacharias Smith sfrecciava verso di lui con la Pluffa. Il miracolo fu che Grifondoro aveva perso solo di dieci punti: Ginny era riuscita a strappare il Boccino sotto il naso di Summersby, il Cercatore di Tassorosso, così che il punteggio finale fu di duecentoquaranta a duecentotrenta.
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5) |
«Mi ha visto fare una fattura a Zacharias Smith» disse Ginny, «ti ricordi quell’idiota di Tassorosso che veniva all’ES? Continuava a chiedere che cosa era successo al Ministero e alla fine mi ha irritato tanto che gli ho scagliato un’Orcovolante. Quando Lumacorno è entrato pensavo che mi avrebbe punito, invece ha detto solo che la trovava un’ottima fattura e mi ha invitato a pranzo! Pazzo, eh?»
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6) |
Queste parole furono accolte con risate di scherno e applausi dal lato Serpeverde del campo. Harry allungò la testa per scrutare verso il podio del commentatore. Un ragazzo biondo, alto e magro col naso all’insù parlava dentro il megafono magico che era appartenuto a Lee Jordan; Harry riconobbe Zacharias Smith, un giocatore di Tassorosso che detestava con tutto il cuore.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6) |
A mezz’ora dal fischio d’inizio, Grifondoro era in vantaggio, sessanta a zero. Ron aveva fatto alcune parate davvero spettacolari, qualcuna con la punta dei guanti, e Ginny aveva segnato quattro dei sei gol di Grifondoro. Non potendo più chiedersi ad alta voce se i due Weasley fossero in squadra solo perché erano amici di Harry, Zacharias Smith cominciò a prendere di mira Peakes e Coote.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6) |
«E credo che Harper di Serpeverde abbia visto il Boccino!» esultò Zacharias Smith nel megafono. «Sì, ha sicuramente visto qualcosa che a Potter è sfuggito!»
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6) |
«Ho pensato che avrebbe mandato Ron fuori dai gangheri» confessò Hermione. «Per un po’ ho preso in considerazione Zacharias Smith, ma tutto sommato…»
Il voto infrangibile (Cap. 15 Harry Potter 6) |
«Hai preso in considerazione Zacharias Smith?»ripeté Harry, schifato.
Il voto infrangibile (Cap. 15 Harry Potter 6) |
La notizia dell’avvelenamento di Ron si diffuse in fretta il giorno dopo, ma non provocò lo scalpore suscitato dall’attacco a Katie. Tutti sembravano pensare che fosse stato un incidente, visto che in quel momento Ron si trovava nella stanza dell’insegnante di Pozioni, e siccome gli era stato somministrato un antidoto sul posto non era successo niente di grave. In effetti i Grifondoro erano molto più interessati alla partita di Quidditch contro Tassorosso: molti di loro volevano vedere Zacharias Smith, che era il Cacciatore avversario, ricevere la meritata punizione per i suoi commenti durante la partita inaugurale.
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6) |
Ginny e Demelza segnarono una rete a testa, dando ai tifosi rossi e oro qualcosa di cui rallegrarsi. Poi Cadwallader pareggiò, ma Luna parve non averlo notato; era disinteressata a quisquilie come il punteggio, e continuava ad attirare l’attenzione su nuvole dalla forma interessante o la possibilità che Zacharias Smith, che fino a quel momento non era riuscito a tenere la Pluffa per più di un minuto, soffrisse di una sindrome chiamata ‘Broccopatia’.
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6) |
Tutte le lezioni furono sospese, tutti gli esami posticipati. Alcuni studenti furono portati frettolosamente via da Hogwarts dai genitori nei due giorni che seguirono: le gemelle Patil partirono prima di colazione la mattina dopo la morte di Silente, e Zacharias Smith fu scortato fuori dal castello dal suo altezzoso padre. Seamus Finnigan, invece, si rifiutò categoricamente di seguire la madre a casa; fecero a chi urlava di più nella Sala d’Ingresso, e la sfida si risolse quando lei acconsentì a lasciarlo a scuola per il funerale. Ebbe difficoltà a trovare un letto a Hogsmeade, raccontò Seamus a Harry e Ron, perché maghi e streghe si riversavano nel villaggio, preparandosi a rendere l’ultimo tributo a Silente.
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6) |
«Harry, il tempo di Disarmare è finito! Questa gente sta cercando di cat
turarti per ucciderti! Schianta, almeno, se non sei pronto ad ammazzare!» «Eravamo a centinaia di metri da terra! Stan non è in sé, e se io l'avessi Schiantato e fosse caduto, sarebbe morto esattamente come se avessi usato l'Avada Kedavra! L'Expelliarmus mi ha salvato da Voldemort, due anni fa» aggiunse Harry, con aria di sfida. Lupin gli ricordava Zacharias Smith, il sarcastico Tassorosso che lo aveva preso in giro quando lui aveva deciso di insegnare all'Esercito di Silente come Disarmare. Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7) |
Sotto le dita, gli occhi di Harry si riaprirono. Balzò su dal piedistallo e percorse il cammino a ritroso, inseguendo la sua ultima speranza. Il rumore di centinaia di persone in marcia verso la Stanza delle Necessità aumentava man mano che si avvicinava alla scalinata di marmo. I prefetti urlavano ordini, cercando di tenere il conto degli studenti delle loro Case; era tutto uno spintonare e sgomitare; Harry vide Zacharias Smith mandare a gambe all'aria alcuni studenti del primo anno per essere il primo della fila; qua e là alcuni dei più piccoli piangevano, mentre gli anziani chiamavano disperati gli amici o i fratelli... La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7) |